POVERA SINISTRA RIDOTTA A VOCE DELL’ISLAM

In nulla Epifani rassomiglia ormai a un sindacalista. Non ne ha l’epica e il fervore; anzi, persino quando litiga col governo, gli si legge in faccia: il suo cruccio più vero è semmai l’impotenza, la confusione che si ritrova in casa appena rientra alla Cgil. E appunto cosa ti fa, mentre il sindacato si sta sfaldando in ogni suo nesso consueto? Non trova di meglio che imitare le manie di Pannella, e promettere un referendum, ma solo per dovere impiegatizio, annoiato lui stesso. Né sta meglio un Vendola. Questo miracolato, che solo i precari umori del Sud sempre mutevoli resero governatore delle Puglie, aggiunge ora il suo partitino comunista agli altri otto già esistenti. E tanto è preso ogni volta che parla da qualche afflato che infiora con intenti da poetastro ogni discorso. Ma oltre non va. Insomma, si parli di sindacato o di comunisti, pentiti o meno, il risultato è sempre lo stesso: si rivelano, soltanto a sentirli parlare, loro stessi inetti a quanto si propongono. Eppure mai in una crisi epocale ch’è la peggiore dal 1929, il momento parrebbe così favorevole alle loro manie. Invece eccoli lì, Veltroni compreso: una sinistra vera, e capace di fatti, non c’è più, come almeno ha l’onestà di ammettere Bertinotti.
Certo il sentire di sinistra ha molto da criticare, e non poche volte, io direi, persino a ragione. Ma poveretti gli è rimasto ben poco da dire per fare davvero. Pur di infervorarsi per Obama, come fosse tutto un film, non vedono quanto costui sia anche il prestanome degli stessi potenti che con Clinton hanno iniziato molti dei nostri guai. E il «keynesismo», quel di più di spesa che Veltroni reclama, ma davvero poi è di sinistra? In America implica di regalare i soldi di tutti alle solite banche; in Italia alla Fiat. Insomma tante corsette e urlacci in piazza, sventolando rosse bandiere, per sussidiare infine la Borsa. Ed è forse normale il compiacersi mentre i maghrebini invadono Lampedusa, così rinnovando le conquiste dei pirati saraceni loro antenati che razziavano le nostre coste? Certo compiacerà le cerebralità strane del professor Negri il quale ha sostituito le plebi cosmopolite agli operai di Marx, e però così progettando rivoluzioni peggiori di quella russa. Giacché l’allucinazione cosmopolita asseconderà alla fine solo gli islamisti. E intanto al Nord comunque rende gli operai ancora più leghisti, dandogli un secondo solido argomento per non essere più di sinistra. Il primo è il rifiuto di Epifani di quella contrattazione di secondo livello che li farà guadagnare un po’ meglio.
Insomma la sinistra, sindacale e no, sta ormai annegando nelle sue presunzioni, che erano dunque solo chiacchiere astratte se sono finite così male. Ben poco tra l’altro materialiste. Perché «il movimento reale delle cose» le ha portate al ridicolo e all’impotenza. Se a fare sindacato ci fossero sindacalisti veri, e non i crucciati Epifani, ben altro sortirebbe da questa crisi: la contrattazione di secondo livello sarebbe occasione di lotta e di nuovi nessi sociali. E qualche miglior futuro ci sarebbe pure per i partiti di sinistra, se non fossero i Vendola a fondarli. Se solo ci si accorgesse che il problema non è quello di eccitare le plebi, o incastrarle in qualche nuova mania. Ma di sottrarre gli uomini al nulla massificante; dunque ridare loro funzioni, forme e gerarchie, ovvero plasmare comunità concrete. Forse è il caso che a queste cose cominci a pensare sul serio almeno la destra, visto che una sinistra incapace ha rinunciato a farlo.


di Geminello Alvi

Geminello Alvi ha scitto:
"Giacché l’allucinazione cosmopolita asseconderà alla fine solo gli islamisti"
Il cosmopolitismo non è un'allucinazione. Poi perchè dare per scontata solo la forza degli islamisti? Quando questi si saranno liberati della dipendenza dalle tendenze più estremistiche, verrà fuori il vero Islam

Malcolm ha scritto:Geminello Alvi ha scitto:
"Giacché l’allucinazione cosmopolita asseconderà alla fine solo gli islamisti"
Il cosmopolitismo non è un'allucinazione. Poi perchè dare per scontata solo la forza degli islamisti? Quando questi si saranno liberati della dipendenza dalle tendenze più estremistiche, verrà fuori il vero Islam

Che è quanto di meglio una società moderna può desiderare.
Non vedo l'ora.

Malcolm ha scritto:Geminello Alvi ha scitto:
"Giacché l’allucinazione cosmopolita asseconderà alla fine solo gli islamisti"
Il cosmopolitismo non è un'allucinazione. Poi perchè dare per scontata solo la forza degli islamisti? Quando questi si saranno liberati della dipendenza dalle tendenze più estremistiche, verrà fuori il vero Islam

Io e te sappiamo che non andrà così. In ogni caso viva l'ottimismo sempre e comunque.

Io ho scritto:
Quando questi (islamici) si saranno liberati della dipendenza dalle tendenze più estremistiche, verrà fuori il vero Islam
Liutprando ha scritto:
Che è quanto di meglio una società moderna può desiderare.
Non vedo l'ora.
GiadaDM ha scritto:
Io e te sappiamo che non andrà così. In ogni caso viva l'ottimismo sempre e comunque.

Tu sai che non andrà così. Io non so un bel niente. Io dico che il vero Islam verrà fuori quando, se, gli islamici si libereranno ecc ecc. Diciamo che il mondo "lavora" perchè questo accada - penso, credo, spero.
Liut,
è ora di smetterla con l'eurocentrismo e l'occidentalismo. Esiste l'oriente e il medio oriente dacchè c'è storia; e queste aree geografiche sono aree anche di civiltà e di storia (appunto). Così come noi non vogliamo essere identificati con i crociati fondamentalisti, anche il mondo arabo musulmano non vuole essere "ridotto" ai kamikaze.

Malcolm ha scritto:
Liut,
è ora di smetterla con l'eurocentrismo e l'occidentalismo.

Secondo me sarebbe ora d'iniziare.
Che è meglio.

Malcolm ha scritto:
Tu sai che non andrà così. Io non so un bel niente. Io dico che il vero Islam verrà fuori quando, se, gli islamici si libereranno ecc ecc. Diciamo che il mondo "lavora" perchè questo accada - penso, credo, spero.

Ok, Malcolm. Che dici: nel frattempo aspettiamo altri 1400 anni sperando che accada qualcosa che non è ancora accaduto?

Liutprando ha scritto:

Malcolm ha scritto:
Liut,
è ora di smetterla con l'eurocentrismo e l'occidentalismo.

Secondo me sarebbe ora d'iniziare.
Che è meglio.

Eccome se sarebbe ora.

E chi inizierebbe? Ora?
La lotta contro il terrorismo islamico è già iniziata e certo io non sono contrario.

Malcolm ha scritto:E chi inizierebbe? Ora?

Sarà la necessità a porci al centro del mondo.
Abbiamo già avuto i nostri Obama.
Ed abbiamo cominciato a mandarli a cagare.

L'Islam è destinato a tornare a quel che propone il nome. Islam: sottomissione.

Islamo, Cristianesimo, Ebraismo sono religioni che partone dal presupposto che la volontà di Dio deve essere superiore ad ogni forma di pensiero razionale. Non è una questione di etica o di morale è proprio la libertà dell'individuo che deve annullarsi innanzi alla parola di Dio.
Ora, in occidente, ci abbaimo messo circa 1700 anni a liberare nuovamente lo spirito dai condizionamenti religiosi: abbiamo perso alcuni valori ma abbiamo acquistate molte liberta. nell'Islam il percorso non è , al momento neppure pensabile.
Chiunque abbia un pensiero sia pure lontanamente "eretico" è condannato a morte.
L'Islam deve restare nei suoi confini, e sotto controllo al di fuori.
Ogni moschea è un centro di sovversione contro il mostro modo di vivere, e noi dovremmo levarci l'illuusione di portare "Democrazia" e "Liberta": sono concetti troppo diversi dai loro. Se rompono i coglioni nessuna "occupazione" ma una invasione limitate all'obbiettivo di distruggere tutto quanto di più grosso di un negozio o di una stalla con tre cammelli.
E poi via, a lasciare che si gestiscano.

Fast ha scritto:
Se rompono i coglioni nessuna "occupazione" ma una invasione limitate all'obbiettivo di distruggere tutto quanto di più grosso di un negozio o di una stalla con tre cammelli.
E poi via, a lasciare che si gestiscano.

Fast,
senza politica internazionale e diplomazia non si va da nessuna parte. Prova a distruggere la stalla con tre cammelli di quel capo fondamentalista dell'Iran che forse ha l'atomica...
Altro che "mandare a cagare Obama" - come dice Liut.
Oggi le speranze (l'audacia della speranza) sono in Obama. Lui è l'uomo giusto (per origini, cultura ecc - cultura americana!) per dipanare la matassa internazionale. Non farne un mito sarebbe un errore! Noi mandiamo a cagare chi? Ma noi non siamo nessuno (Italia, Europa)

Malcolm ha scritto:
Oggi le speranze (l'audacia della speranza) sono in Obama. Lui è l'uomo giusto (per origini, cultura ecc - cultura americana!) per dipanare la matassa internazionale. Non farne un mito sarebbe un errore! Noi mandiamo a cagare chi? Ma noi non siamo nessuno (Italia, Europa)

Ciao pep...
Sono proprio l'origine, la cultura di Obama a fare degli USA una nazione vinta ed in declino.

E' il turno dell'Europa.
L'Asia è alle prese col disastro di una rivoluzione industriale che non le appartiene e l'Africa si scanna sognando di arricchire coi fondi assistenziali promessi dalle organizzazioni internazionali. Che, nel migliore dei casi, non arriveranno mai.

Liut,
Occidente...viene da "occaso" e l'occaso è la terra del tramonto, in tedesco "Abendland" (terra della sera).
Quella che tu dici essere una nazione "vinta e in declino" (tra parentesi, vorrei sapere chi possiede la stessa potenza militare degli Usa, chi ha "distrutto" - come vuole Fast - l'Iraq), comunque per stare al tuo discorso, ti dico che l'apparente "sconfitta e declino" degli Usa ( e in generale dell'Occidente; dunque anche l'Europa) altro non è che occaso, tramonto; e tu sai che al tramonto segue, oltre la notte, l'aurora di un giorno nuovo.
Il multiculturalismo, il melting pot, lo sviluppo tecnologico ecc. altro non sono che segni del passaggio dalla forma metafisica & violenza dell'Occidente a una sua forma archioriginaria, un'origine che ci sta davanti e che deve ancora avvenire. La nostalgia del passato non serve a niente.
Se tu mi parli di una centralità dell'occidente mi trovi d'accordo...perchè tutto ha inizio con la Grecia.
E anche sulla necessità del conflitto mi trovi d'accordo. Ma non un conflitto atomico mondiale...piuttosto un conflitto ironico...

Anche i romani possedevano la più grande forza militare ed economica dell'epoca e non è stato per mancanza di esse che sono implosi.
Vorrei sbagliare ma ho la sensazione del "già letto sui libri di storia".

Quando il fardello del potere diventa troppo pesante le nazioni implodono: la globalizzazione economica portando i centri di produzione la dove lo sfruttamento ed i guadagno sono maggiori svuota le potenzialità delle nazioni alle quali rimangono solo i "capitalisti" e non hanno più i "guerrieri".
L'occidente, che non è un punto geografico ma una idea di civiltà, è svuotato dalla negazione di ogni etica civile che comporti l'assunzione di responsabilità. Le classi dirigenti un tempo formate dalla classica trinità ; sacerdoti/guerrieri/filosofi oggi sono quasi esclusivamente formate da mercanti e speculatori. Il rifiuto del guerriero lascia disarmati, il rifiuto del sacro lascia disillusi, il rifiuto del filosofo lascia senza ideali.
Per questo crolleremo.

Criceto ha scritto:
Vorrei sbagliare ma ho la sensazione del "già letto sui libri di storia".

Cattivello il nostro cricetino!
E' farina del mio sacco...anche se potrei darti una serie di riferimenti filosofici come per esempio il saggio heideggeriano del 1953 "Il linguaggio della poesia. Il luogo del poema di Georg Trakl". Lo trovi nel libro Martin Heidegger, In cammino verso il linguaggio, Mursia editore, € 9,00. Ma ti avverto: è una lettura su cui ci si può rompere la testa!

Fast,
visione corretta, ma con finale apocalittico-catastrofico (pessimista).
La crisi, il collasso, possono essere rigenerativi...non è detto che debba crollare tutto...Però intanto "il cielo è sempre più blu".
L'Occidente deve abbandonare la tracotanza e la furia del produrre per produrre. E lasciare che siano i cinesi a deguire questa strada irta di insidie. Nell'abbandono - Gelassenheit (Meister Eckart, Heidegger) - sta la chiave della salvezza dell'Occidente. Ma abbandonare ciò che conduce al precipizio non vuol dire volere il deserto. Abbandonare il nichilismo, soprattutto. E' nell'abbandono che poi vengono suggerire le cose vere, autentiche da fare.
"L'ispirazione della stanchezza suggerisce meno quanto va fatto che quanto può essere tralasciato"(P.H.)

Più che le filosofie, che ci indicano la via - forse, ma non credo - , conterà la capacità di lavorare.

Non sono mica stati i guerrieri o i poeti o sacerdoti l'origine della decadenza dei potenti del passato ma solo la incapacità di trasformare cose morte in cose utili.
Dunque ci salverà il "fa andà i man" che l'Islam o il socialismo non è all'altezza di perseguire, al contrario del capitalismo liberale.

Liut. è proprio il"fa andà i man" deprivato di ogni altra base culturale e/o filosofica che ci porterà alla decadenza.
Il non capire che per consentire ai "costruttori" di costruire ci vogliono i guerrieri per difendere, i sacerdoti per sacralizzare ed i filosofi per concepire è il grande dramma.

Per Malcom/martin: certo che la "fine dell'occidente" non è la fine del mondo. Si costruirà altro, diverso e su nuove basi sia etniche che culturali.
Le generazioni future si adatteranno, meglio se potranno farlo attraverso una transizione con pochi traumi.
ma per noi, ultimi sognatori, è un "ragnarock".

Fast ha scritto:Liut. è proprio il"fa andà i man" deprivato di ogni altra base culturale e/o filosofica che ci porterà alla decadenza.
Il non capire che per consentire ai "costruttori" di costruire ci vogliono i guerrieri per difendere, i sacerdoti per sacralizzare ed i filosofi per concepire è il grande dramma.

Forse un tempo, quando ai guerrieri si opponevano altri guerrieri. Costoro, oggi e non a torto, sono chiamati terroristi e gli americani non si sono dimostrati migliori o risolutivi sulla difesa della loro nazione. Roba di scarto per il bel divenire. Israele ci potrebbe insegnare il senso frustante del guerriero.
Per i sacerdoti sappiamo, almeno noi che siamo troppo vecchi - si fa per dire -, che sono meglio morti che vivi.
Per i filosofi gli italiani ne hanno coltivati di talmente mediocri che il toglierceli di torno non può che far bene, per un po' almeno.

Siamo tutti coscienti che la democrazia è un lusso che costa caro. Se lasciamo che altri lavorino per noi perché ci riteniamo soddisfatti del nostro "non lavoro" - 2/3 della popolazione vive di lavoro dipendente e pensione - dovremo abituarci alla povertà.

Preferisco lavorare.

Come ti ho già detto , liut, tu sei uno che di un arazzo non vedi il disegno ma, standone troppo vicino, noti solo i fili colorati.
Relativizzare quello che è trascendente non ti fa capire.

Fast ha scritto:Come ti ho già detto , liut, tu sei uno che di un arazzo non vedi il disegno ma, standone troppo vicino, noti solo i fili colorati.
Relativizzare quello che è trascendente non ti fa capire.

Ok, ok. Io sono il tessitore che per ovvie ragioni ha il naso a venti centimetri dall'arazzo. D'altronde c'è chi lavora e chi guarda.

Una domanda: pensi che il tessitore, oltre ad osservare l'ordito, non abbia alcuna idea di ciò che sta facendo?

Spesso non sa quale sarà il complesso dell'arazzo. sopratutto quando non è lui a stabilirne il disegno, ma si limita a tessere il suo pezzetto.

Malcolm ha scritto:Oggi le speranze (l'audacia della speranza) sono in Obama. Lui è l'uomo giusto (per origini, cultura ecc - cultura americana!) per dipanare la matassa internazionale. Non farne un mito sarebbe un errore! Noi mandiamo a cagare chi? Ma noi non siamo nessuno (Italia, Europa)

Utter unadulterated bullshit; just wait another four years, or even less than that, and you'll see it all by yourself, dude.