CONTRO L'ATEISMO

Fast ha scritto:Le streghe esistono. Fidati e guardati allo specchio. Streghetta.

Bene, a quanto pare sono dimagrita.

Chiara,
una volta citai - qui sul forum - un pensiero di Aristotele (tra parentesi, io con la mia testa non ci sarei arrivato) che diceva pressapoco: segno di superficialità è non distinguere ciò che ha bisogno di dimostrazione da ciò che non ha bisogno di dimostrazione.
Provare, dimostrare l'esistenza di Dio non rientra tra i compiti di quel pensiero-poesia da me richiamato. Anzi più si vuole dimostrare l'esistenza di Dio o dimostrare la non esistenza di Dio più il Divino si sottrare. Non si ricava un ragno dal buco.Dunque il percorso è: dal pensare-domandare intorno al Divino al corrispondere (fede) ad esso. Dal domandare al non aver più bisogno di domandare.
Tu dici di riuscire facilmente a prescindere, bene - nessuno ti obbliga. Una volta citai Cioran che diceva: anche gli atei hanno pensieri profondi (lo dico a memoria). Forse ho sbagliato il titolo di questo post. Quel "contro" è risultato pesante?

Chiara ha scritto:Sbagli Criceto, quella non è una dimostrazione per assurdo, semplicemente non è una dimostrazione.
La dimostrazione per assurdo è formulata in un altro modo: Il fenomeno o la situazione x non esiste e non è possibile. Ammettiamo che x esista e sia possibile. In questo caso le conseguenze sarebbero assurde e in contrasto con la realtà, perciò x non esiste.
Un esempio di dimostrazione per assurdo è quella che dimostra che due rette parallele non si incontrano mai. Scommetto che su wikipedia c'è.

Tipo quella che una retta si prolunga all'infino dalle due parti?
Prova a tracciarla sulla superficie terrestre e poi ne parliamo.

Per una dimostrazione bisogna definire bene il campo di applicazione e la regola vale solo per quello.

che dire.
sarei un po' satura di citazioni, grandi nomi, pensatori vari.
si può decidere di sposare il pensiero di Aristotele così come quello del salumiere sotto casa, certamente...
però penso che esprimere concetti frutto di proprie riflessioni sia più costruttivo, soprattutto in un confronto.

Sia tu che Chiara dite che bisogna pensare con la propria testa.
Locke, tra i filosofi fondatori del pensiero liberale considerava l'intelletto dell'individuo al momento della nascita una tabula rasa sulla quale l'esperienza imprime tutti i contenuti della conoscenza.
Poichè non viviamo nella foresta ma nella civiltà del Libro secondo l'ebraismo, nella civiltà dei libri secondo me, è chiaro che le esperienze sono anche esperienze di letture. Pensieri, Autori, Libri che vengono assimilati e dunque diventano nostri - e non mandati a memoria (da pappagalli).
Ho detto civiltà dei libri appunto per distinguere l'autentica esperienza della lettura da quella fondamentalista della lettura di un solo libro.
Lo si voglia ammettere o no, anche il non acculturato ha pensieri di altri e non solo suoi - se vive in società; avrà assimilato col dialetto una cultura popolare che è orale o ha anche dei testi.
Il salumiere sotto casa non ti darà mai pensieri di Aristotele o di Heidegger. Con lui potrai scambiare delle chiacchiere.

Solo gli stolti pensano che chi crede in Dio debba vivere una vita senza piaceri e godurie varie.
Io credo in Dio e bevo, fumo, tifo toro e lecco fighe.

malcom la vita terrena è fatta di concretezza e spiritualità.
la spiritualità mi aiuta a prendere le distanze dalla concretezza, quando l'esser troppo ancorati al tangibile - per ragioni di mera sopravvivenza, non per scelta - rischia di rendermi eccessivamente cinica.
tuttavia l'eccesso di spiritualità in libera uscita rischia di portare a un eccessivo distacco dalla vita terrena con tutte le conseguenze del caso: alienazione, depressione, avvitamento sull'intangibile, la ricerca di risposte a domande senza perché, estremismo, il pensiero o la certezza che qualcuno, qualcosa, un'entità, ectoplasma, chiamalo come ti pare, tiri le fila del tutto al posto nostro.

se ciò ha per di più la pretesa di essere rafforzato da citazioni di grandi pensatori e filosofi perché assuma un valore tangibile, perdonami, ma preferisco il salumiere sotto casa che mi spiega come si fanno quei salami che profumano di vino rosso e cantina.
perché quel salumiere mi riporta alla semplicità delle piccole cose, e mi fa riscoprire quei deliziosi piaceri di cui troppo spesso, appesantiti e inquinati da eccessi di concretezza o di seghe mentali, tendiamo a dimenticarci.
in poche parole, il salumiere mi riporta a quella condizione di fanciulla (o "fanciullina? se preferisci una citazione sfiorata...) che mi fa vivere serena, sempreché non arrivi qualcuno con la pretesa di dimostrarmi, aiutato da citazioni di grandi pensatori, che in realtà vivo ancorata alla sindrome di Peter Pan

Zora,
il commento fatto sulla figura del salumiere era solo per dirti che lui e Aristotele (o Einstein) non sono equivalenti.
Però se si è saturi di pensieri complessi, difficili, filosofici, è naturale che si preferisca parlare col salumiere.
Anche io come te amo le cose semplici e parlo volentieri col mio barbiere che è una persona intelligente (e non dice solo chiacchiere). Odio quegli intellettuali che parlano (e scrivono) volutamente "difficile" come se non volessero farsi capire.
Se ti ho dato l'impressione di essere come uno di loro mi dispiace

Sopratutto se ti serve del salame. difficile che un filoso ne venda.
senza contare che ho trovato filosofi tra le persone più impensabili.

Questo è stato aggiunto da qualcuno al mio post. Io non l'ho scritto.
come è stato possibile? Capisco che è uno scherzo...ma Fast, Admin illuminatemi

Malcolm ha scritto:Sopratutto se ti serve del salame. difficile che un filoso ne venda.
senza contare che ho trovato filosofi tra le persone più impensabili.

Questo è stato aggiunto da qualcuno al mio post. Io non l'ho scritto.
come è stato possibile? Capisco che è uno scherzo...ma Fast, Admin illuminatemi

Scusami è stato colpa mia: volevo quotare ma devo aver schiacciato edit.
Ora aggiusto tutto.

Malcolm ha scritto:Zora,
il commento fatto sulla figura del salumiere era solo per dirti che lui e Aristotele (o Einstein) non sono equivalenti.
Però se si è saturi di pensieri complessi, difficili, filosofici, è naturale che si preferisca parlare col salumiere.
Anche io come te amo le cose semplici e parlo volentieri col mio barbiere che è una persona intelligente (e non dice solo chiacchiere). Odio quegli intellettuali che parlano (e scrivono) volutamente "difficile" come se non volessero farsi capire.
Se ti ho dato l'impressione di essere come uno di loro mi dispiace

Sopratutto se ti serve del salame. difficile che un filoso ne venda.
senza contare che ho trovato filosofi tra le persone più impensabili.

rido.
grazie Fast. Per la risata

malcom, no problem, ogni tanto sono solo un po' sommersa tra citazioni e nomi d'autori al punto di far fatica ad estrapolare il tuo pensiero - ma è anche un limite mio, mi collego sempre la notte e la stanchezza non aiuta.

Questo POST è stato bloccato, su richiesta di Malcom.
Dice che, qualcuno, NON LUI, ha aggiunto due righe che non ha scritto lui, ma utilizzando il suo nickname.
Gli ho scritto, in pvt, e aspetto che mi dica cosa devo cancellare. Poi, se è il caso, verrà sbloccato, ma dipende da Malcon.
Scusate. Grazie. Saluti.
In questi gg. sono di corsa...abbiate pazienza e non litigate.
LACOSA