***grazie***

è un periodo molto delicato per me, in sintesi nell'ultimo anno c'è stata una sorta di accanimento del *tutto*, in parte provocato da mie decisioni di non voler più subire certe dinamiche professionali, in parte dalla legge di Murphy, quella per cui se una tartina imburrata cade, state tranquilli che arriverà a terra dalla parte del burro.
Ciò ha inevitabilmente condotto a un ribaltamento radicale di tutte le mie basi.
In più, la salute di mia madre si è aggravata e dunque emotività e razionalità - cioè conciliare il dovere con il volere - fanno spesso a pugni, con relativi scompensi emotivi a seguire.

perché il titolo di questo post?
perché al di là di pochi e fidati amici di sempre, ho trovato e sto trovando un sostegno e aiuto in perfetti sconosciuti - quali voi siete al di là di queste pagine.
questa cosa è semplicemente bella, inaspettata e mi conforta perché non è facile mantenere visione e comportamenti positivi quando si attiva quella spirale di sconforto, rabbia alternata a dubbio, e paura di aver fatto scelte affrettate e/o inadeguate, il tutto caricato dall'ansia quotidiana per la salute di un vostro caro.
qualcuno potrebbe dire che in certi momenti, quando si crede o si percepisce di non avere più nulla da perdere, ci si gioca il tutto per tutto e si tende a caricare di significati positivi qualsiasi cosa non negativa che ci capita.
non saprei, credo però che chiunque tra noi, anche se è al massimo livello di avvitamento, abbia ancora tutto da perdere e non mi stancherò mai di consolidare un piccolo trucco per vivere sereni a prescindere: dare importanza alle piccole cose perché messe una dietro l'altra portano a quella grande cosa che si chiama amicizia.

e quindi, vi dico semplicemente grazie

Grazie a te Zora, per aver scritto quello che hai scritto (un po' tautologico, ma è quello che penso)

Riuscire, con i tuoi problemi, a farmi credere importante nell'aiutarti è un bellissimo dono.
Ma preferirei, che tu mi credessi inutile e non avessi problemi.

Grazie di che?

Grazie a te, che ci onori della tua presenza.

bello sentirsi comunità!

Mi ha scritto:bello sentirsi comunità!

Importante è non sentirsi comunità terapeutica.

Grande mi !

LACOSA ha scritto:

Mi ha scritto:bello sentirsi comunità!

Importante è non sentirsi comunità terapeutica.

Grande mi !

dici che ce ne sarebbe bisogno?

Mi ha scritto:

LACOSA ha scritto:

Mi ha scritto:bello sentirsi comunità!

Importante è non sentirsi comunità terapeutica.

Grande mi !

dici che ce ne sarebbe bisogno?

Quì lo dico e quì lo an-nego.

La tua genuinità è per me grande gioia.

Zora, ti sono vicino, pur non conoscendoti.


Saluti cari. G,

zorababela ha scritto:è un periodo molto delicato per me, in sintesi nell'ultimo anno c'è stata una sorta di accanimento del *tutto*, in parte provocato da mie decisioni di non voler più subire certe dinamiche professionali, in parte dalla legge di Murphy, quella per cui se una tartina imburrata cade, state tranquilli che arriverà a terra dalla parte del burro.
Ciò ha inevitabilmente condotto a un ribaltamento radicale di tutte le mie basi.
In più, la salute di mia madre si è aggravata e dunque emotività e razionalità - cioè conciliare il dovere con il volere - fanno spesso a pugni, con relativi scompensi emotivi a seguire.

perché il titolo di questo post?
perché al di là di pochi e fidati amici di sempre, ho trovato e sto trovando un sostegno e aiuto in perfetti sconosciuti - quali voi siete al di là di queste pagine.
questa cosa è semplicemente bella, inaspettata e mi conforta perché non è facile mantenere visione e comportamenti positivi quando si attiva quella spirale di sconforto, rabbia alternata a dubbio, e paura di aver fatto scelte affrettate e/o inadeguate, il tutto caricato dall'ansia quotidiana per la salute di un vostro caro.
qualcuno potrebbe dire che in certi momenti, quando si crede o si percepisce di non avere più nulla da perdere, ci si gioca il tutto per tutto e si tende a caricare di significati positivi qualsiasi cosa non negativa che ci capita.
non saprei, credo però che chiunque tra noi, anche se è al massimo livello di avvitamento, abbia ancora tutto da perdere e non mi stancherò mai di consolidare un piccolo trucco per vivere sereni a prescindere: dare importanza alle piccole cose perché messe una dietro l'altra portano a quella grande cosa che si chiama amicizia.

e quindi, vi dico semplicemente grazie

Tutti abbiamo bisogno di una mano, ma non ditelo ai forti e ai grandi uomini del "mi sun fat da sulo", inizierebbero a dirci "comunisti, piagnoni e barboni".