curiosità ...e riti 2

e il mattino? Già pimpanti al risveglio o vi trascinate tipo bradipo sonnambulo per un paio d'ore? Siete di quelli che iniziano a chiacchierare e chiacchierare a far domande e poi a sbattere sportelli e porte e i piattini e i cucchiaini e le tazzine perché se non si fa rumore non sembra nemmeno che la casa si sia risvegliate dalla notte? O passate il primo quarto d'ora per poi rinunciare a fare sccccccc a ogni sportello, porta, piattino, cucchiaino, tazzina, domanda che vi sbatte contro le orecchie?
Quindi. Tema: I riti del risveglio, come iniziare bene la giornata

decisamente modalità bradipo: al mattino guai ai bruschi risvegli, alla luce improvvisa, al gatto che mi salta addosso con la coccolite acuta e mi sveglia di soprassalto, no al sesso appena svegli e cose simili...
al mattino, quando posso permettermelo, semplicemente dormo finché mi sveglio, rimango un attimo lì a chiedermi chi sono, cosa faccio, cosa devo fare, annuso l'aria, cerco di capire che tempo c'è, se fa freddo o caldo.
poi mi alzo, accendo pc, come colazione nescafé con latte, torno al pc, sigaretta, controllo la posta, poi abluzioni varie...
dopo un'ora, proferisco la prima parola che di solito è un "ciao" a mamma.
poi, con calma, accendo il cellulare e sono quasi pronta per il contatto con il mondo. quasi. perché se ricevo sms con avvisi di chiamata che non mi garbano, lo spengo e ritorno nel mio bradipismo

no Paolo ti prego, così è un inizio ansiogeno a mille!!

io per i riti...non ho tempo.
Sveglia 10 minuti prima di uscire, tutto il necessario fatto di corsa e via...
In weekend invece è diverso: dormo e poi faccio colazione CON CALMA. Alle 13.00 più ho meno ho finito...

Al mattino, mi alzo alle 09.00. Appena accendo il telefonino, trovo almeno 190 telefonate di gente che ha prescia di lavurar. Che ci volete fare, ho preso le abitudini spagnole. Ho anche buttato via l'orologio. Tutto sommato, devo dire, mi fa vivere meglio.
Mi guardo allo specchio e mi piacio. Mi faccio una doccia e mi vesto e mi piaci ancor di più.
Che ci volete fare, quando uno è immenso e sfavillante.