il lavoro nobilita sempre? forum di Nazarine
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il lavoro nobilita sempre? forum di Nazarine
Questo è il titolo di un post del forum di Nazarine e se non sbaglio proprio suo.
Si tratta di un proverbio forse senza un'origine precisa; insomma si tratta di un'espressione abusata, di un luogo comune.
Allora piuttosto che stare al gioco delle espressioni stereotipate, cioè invece di farsi trascinare in superficie da questo tipo di detti esprimendo sempre le solite opinioni (opinabili), mi chiedo: ma perchè non si fa un'analisi? Ma rispondo che come c'è una resistenza al sottoporsi ad analisi, al trattamento (della psicoanalisi; Freud ha parlato di "resistenza all'analisi"), così c'è una resistenza a fare delle analisi. Scrive Jacques Derrida: "la psychanalyse s'est dèveloppèe non sulement comme anlyse des rèsistences psychiques individuelles mais come analyse pratique des rèsistences culturelles, politiques et sociales raprèsentèes par les discours hègemoniques, et notamment dans les formes de son savoir phliosophique ou scientifique..." (J. Derrida, Rèsistances de la psychanalyse, Edition Galilèe, 1996)
(purtroppo devo interrompere. Riprendo più tardi)
Si tratta di un proverbio forse senza un'origine precisa; insomma si tratta di un'espressione abusata, di un luogo comune.
Allora piuttosto che stare al gioco delle espressioni stereotipate, cioè invece di farsi trascinare in superficie da questo tipo di detti esprimendo sempre le solite opinioni (opinabili), mi chiedo: ma perchè non si fa un'analisi? Ma rispondo che come c'è una resistenza al sottoporsi ad analisi, al trattamento (della psicoanalisi; Freud ha parlato di "resistenza all'analisi"), così c'è una resistenza a fare delle analisi. Scrive Jacques Derrida: "la psychanalyse s'est dèveloppèe non sulement comme anlyse des rèsistences psychiques individuelles mais come analyse pratique des rèsistences culturelles, politiques et sociales raprèsentèes par les discours hègemoniques, et notamment dans les formes de son savoir phliosophique ou scientifique..." (J. Derrida, Rèsistances de la psychanalyse, Edition Galilèe, 1996)
(purtroppo devo interrompere. Riprendo più tardi)
Malcolm- Moderatore
- Numero di messaggi : 237
Re: il lavoro nobilita sempre? forum di Nazarine
Cosa è "LAVORO"?
Essere costretti ad un compito in modo forzato? fare ciò che ci realizza? guadagnare il necessario o per permettersi il superfluo?
Avere la senzazione di utilità o tirare a campare per arrivare alla fine giornata?
Essere costretti ad un compito in modo forzato? fare ciò che ci realizza? guadagnare il necessario o per permettersi il superfluo?
Avere la senzazione di utilità o tirare a campare per arrivare alla fine giornata?
Fast- Admin
- Numero di messaggi : 352
Età : 77
Località : Genova
Re: il lavoro nobilita sempre? forum di Nazarine
Il proverbio da cui è tratto il titolo del post di Nazarine è: Il lavoro nobilita l'uomo.
Nobilitare è elevare spiritualmente o moralmente qualcuno conferendogli dignità, prestigio (dal Dizionario).
E' chiaro dunque che ci sono lavori creativi che nobilitano e lavori non creativi, ovvero ripetitivi (è la sfera del "lavoro alienato" di cui ha parlato K. Marx) che non solo non nobilitano, ma addirittura abbruttiscono l'uomo (per non dire che si tratta di una forma nuova - salariata - di schiavitù).
Con una piccola attenzione alle parole siamo arrivati a distinguere tipi di lavoro e dunque a escludere la nobilitazione per una enorme quantità di lavori anche nella nostra epoca moderna.
La risposta netta alla domanda di Nazarine è: NO
Ma tale domanda non è retorica? nel senso che si sa bene che la maggior parte dei lavori abbruttisce l'uomo, altro che nobilitarlo. Infatti perchè si è tutti brutti da 50, 60 anni in poi? Diamine, per il maledetto lavoro che si è svolto per un'intera vita.
Fast,
lavoro è essenzialmente produzione (Poiesis) sul modello della Physis (la crescita naturale che non ha bisogno di un lavoratore). A questo livello il lavoro produce e disvela un mondo. Il lavoro per abbruttire deve essere lavoro alienato. Ma di per sè il lavoro potrebbe disvelare il mondo creativamente. Forse è solo con la tecnica moderna - nel senso positivo - che il lavoro diventerà piacevole e creativo...e saremo tutti più belli.
Nobilitare è elevare spiritualmente o moralmente qualcuno conferendogli dignità, prestigio (dal Dizionario).
E' chiaro dunque che ci sono lavori creativi che nobilitano e lavori non creativi, ovvero ripetitivi (è la sfera del "lavoro alienato" di cui ha parlato K. Marx) che non solo non nobilitano, ma addirittura abbruttiscono l'uomo (per non dire che si tratta di una forma nuova - salariata - di schiavitù).
Con una piccola attenzione alle parole siamo arrivati a distinguere tipi di lavoro e dunque a escludere la nobilitazione per una enorme quantità di lavori anche nella nostra epoca moderna.
La risposta netta alla domanda di Nazarine è: NO
Ma tale domanda non è retorica? nel senso che si sa bene che la maggior parte dei lavori abbruttisce l'uomo, altro che nobilitarlo. Infatti perchè si è tutti brutti da 50, 60 anni in poi? Diamine, per il maledetto lavoro che si è svolto per un'intera vita.
Fast,
lavoro è essenzialmente produzione (Poiesis) sul modello della Physis (la crescita naturale che non ha bisogno di un lavoratore). A questo livello il lavoro produce e disvela un mondo. Il lavoro per abbruttire deve essere lavoro alienato. Ma di per sè il lavoro potrebbe disvelare il mondo creativamente. Forse è solo con la tecnica moderna - nel senso positivo - che il lavoro diventerà piacevole e creativo...e saremo tutti più belli.
Malcolm- Moderatore
- Numero di messaggi : 237
Re: il lavoro nobilita sempre? forum di Nazarine
Come avrai letto la mia risposta è stata secca : NO!.
Ma perchè distinguo tra lavoro e opera.
L'artigiano crea, il commesso lavora.
Allora è Lavoro brutale indipendentemente dalla fatica fisica, ma solo quando è assolutamente indifferente chi lo compie.
Un uomo alla catena di montaggio è un pezzo di catena, lo stesso uomo in una officina è creatore d'opera.
Semplificando.
Ma perchè distinguo tra lavoro e opera.
L'artigiano crea, il commesso lavora.
Allora è Lavoro brutale indipendentemente dalla fatica fisica, ma solo quando è assolutamente indifferente chi lo compie.
Un uomo alla catena di montaggio è un pezzo di catena, lo stesso uomo in una officina è creatore d'opera.
Semplificando.
Fast- Admin
- Numero di messaggi : 352
Età : 77
Località : Genova
Re: il lavoro nobilita sempre? forum di Nazarine
Divertimento è quello che faresti volentieri anche gratis o addirittura pagando.
Lavoro è quello che non faresti se potessi non farlo, anche se ti pagano bene per farlo.
Lavoro è quello che non faresti se potessi non farlo, anche se ti pagano bene per farlo.
Criceto- Moderatore
- Numero di messaggi : 223
Località : Torino
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