Arrampicarsi sugli specchi

Sarebbe una discriminazione per le donne se continuassero ad andare in pensione 5 anni prima degli uomini --
Noi che non discriminiamo nessuno le faremo andare in pensione come gli uomini (aggiunta mia)
Che tipo di pensiero è questo? Non è forse un arrampicarsi sugli specchi? Un volere sostenere una tesi insostenibile?
Mi sono dovuto strofinare gli occhi davanti alla tv (TG di Rai due): chi era? Sabina Guzzanti che "faceva" Berlusconi? o Berlusconi che "faceva" Sabina Guzzanti che "faceva" Berlusconi?
Al di là della differenza sessuale, non era un obiettivo generale del progresso la riduzione della giornata lavorativa per tutti? Lo sviluppo tecnologico non indica in questa direzione?
Che senso ha questo insistere sul voler portare a 65 anni l'età della pensione delle donne?
Il ricorso a giustificazioni economico-razionali non possono niente davanti alla verità della riduzione della giornata lavorativa nel XXI secolo e successivi.

Perchè una donna dovrebbe andare in pensione prima?
Se sono lavori usuranti vale per tutti un abbuono di anni, se la scusa è il doppio lavoro casa/ufficio è un problema di collaborazione tra coniugi, basta riconoscere un tot di abbuono per i figli e tutti a 65 anni.
Del resto la vita si è allungata, i 60 attuali sono molto diversi da quelli passati, e molti vorrebbero poter continuare a lavorare.

Fast ha scritto:Perchè una donna dovrebbe andare in pensione prima?
Se sono lavori usuranti vale per tutti un abbuono di ani, se la scusa è il doppio lavoro casa/ufficio è un problema di collaborazione tra coniugi, basta riconoscere un tot di abbuono per i figli e tutti a 65 anni.
Del resto la vita si è allungata, i 60 attuali sono molto diversi da quelli passati, e molti vorrebbero poter continuare a lavorare.

Come sarebbe un abbuono di ANI?

Fast,
io a 50 anni ero già stra-stufo del lavoro...anzi forse già a 40, a 30...
Bisogna avere rispetto delle donne...la vita si è è allungata, ma la gente si è abbruttita a causa dei rapporti di lavoro (dominando il Ge-stell heideggeriano e Das Kapital marxiano)

Martin,
ma questo sei tu...
Forse bisognerebbe chiedere anche alle donne cosa vogliono, non credi?

Chiedere alle donne? Come? con un referendum, con un sondaggio? con una inchiesta giornalistica?
Inizia a dire tu, Farfalla, e capiremo da che parte stai: della superumanità o della sottoumanità.
Io parlo delle donne a partire da me e a partire da quello che osservo nelle donne.

Martin...
non tutti lavori del mondo sono umili, pesanti, stressanti e basta.
A me il mio piace. Magari dovrò anche cambiarlo, ma se la salute me lo permetterà lavorerò volentieri fino a 65 anni.
Sarò forse un'eccezione , ma non di certo per questo appartenente a "sottoumanità".
Le donne non sono tutte uguali Martin... ma forse tu riesci a vedere nelle donne solo quello che vuoi vedere.

Farfalla,
"sovraumanità" e "sottoumanità" non sono giudizi morali o categorie politiche...traduco così:
sovrumanità = direzione, dirigenti
sottoumanità = dipendenti (dal semplice operaio al dipendente del più alto livello).
Dalla risposta che hai dato mi pare che tu sia un esempio di sovrumanità. Ti consiglio di non scambiare il pensiero del ruolo con il tuo pensiero.
Io essendo un filosofo non appartengo nè alla prima nè alla seconda categoria.

Io nemmeno mi pongo certi problemi, tanto non avrò mai la pensione... matematico.

GiadaDM ha scritto:Io nemmeno mi pongo certi problemi, tanto non avrò mai la pensione... matematico.

Nutro forti dubbi anch'io. Spero comunque di arrivare alla vecchiaia per lamentarmene.

C'è poco da star lì a pensare e porsi dubbi: ogni volta che parlano di riforma delle pensioni, i diritti acquisiti non si toccano altrimenti i sindacati s'incazzano e, alla fine, chi paga è sempre chi sta già pagando per avere comunque meno (se gli va bene) di chi l'ha preceduto. Conosco gente che è andata in pensione a metà anni '80 con 15 anni di contributi... ma loro, come si sa, sono "intoccabili". Ieri sera a Ballarò parlavano di social card che non funzionano concesse a "poveri pensionati"... basta! Davvero: BASTA! Se c'è qualcuno che ha bisogno di social card, siamo NOI - non io, per carità, io lavoro come commessa part-time solo per pagarmi gli stravizi - parlo di quei "bamboccioni" che non possono permettersi di andare a vivere fuori casa perché i contributi che vengono LETTERALMENTE sottratti alla loro misera busta-paga di lavoratori interinali servono a pagare le pensioni dei genitori. E per cosa poi?

Voi, adulti, non sareste sopravvissuti un solo secondo nel 2009 nelle nostre condizioni. Nemmeno uno.

L'Italia è un paese vecchio, governato da vecchi e in mano ai vecchi e quelli (i vecchi), di noi giovani, se ne fregano. Quindi...

Voi, adulti, non sareste sopravvissuti un solo secondo nel 2009 nelle nostre condizioni. Nemmeno uno.

Bella cazzata.

Voi, adulti, non sareste sopravvissuti un solo secondo nel 2009 nelle nostre condizioni. Nemmeno uno.

...credi,davvero che negli anni quaranta,cinquanta,anche nei "favolosi" sessanta ci fosse da ridere?
Sei una miope arrogantella.
Che fa il part time solo per gli stravizi.
Io ho visto gente patire davvero.
E continuare a lavorare dannatamente,senza nemmeno
poter concedersi il lusso delle...piazze.
Gente vera.
Non figli-di-papà come te...
Mi hanno sempre fatto ridere gli incazzati-vestiti-Armani!


missmarple-indignata

GiadaDM ha scritto:Io nemmeno mi pongo certi problemi, tanto non avrò mai la pensione... matematico.

Ringraziamo chi ha invitato la flessibilità e i lavori a COCOCO COCOPRO COCCODèèèèèèèèèè

In ogni modo, il bilancio dell'INPS è ormai in attivo da 5 anni grazie a questi contratti truffa-giovani.

Missmarple ha scritto: "Sei una miope arrogantella.Che fa il part time solo per gli stravizi" - riferito a Giada DM.
Cosa vogliamo fare? un secondo caso Scarface?
Il passato ormai è andato...ma fare i moralisti con il presente dei giovani proprio non mi sembra una buona idea.
Giada DM vede le cose dal punto di vista dei giovani; da quale altro punto di vista dovrebbe vederle?
Il mondo che lasciamo (ma dovrei dire: che lasciano) ai giovani non è dei migliori. Insicurezza, precarietà, futuro senza pensione...La generazione politica della prima repubblica oltre ad aver dissipato i poeti (è il titolo di un libro di Roman Jakobson su Maiakovsij), ha dissipato le nuove generazioni.
E secondo lei noi dobbiamo prendercela con l'irrequietezza dei giovani? e non con quelle mummie che hanno governato 60 anni?

I ventenni attuali hanno solo una scusante. la mentalità del tutto garantito che hanno recepito dai quarantenni.
Noi, più vecchi, avevamo alle spalle non il posto fisso ma una Italia che si rimboccava le mancihe senza troppe pretese per ricostruire.
Ora non voglio far menate con storie personali, ma andate ad informarvi presso qualche sessanenne su cosa era il lavoro e quali erano i problemi. Contratti a termine, partime, lavori a tempo? ma noi si lavorava per mesi senza contratti di nessun tipo, in prova, in apprendistato, un precariato dal quale uscivi solo se dimostravi di valere.

martin ha scritto:Missmarple ha scritto: "Sei una miope arrogantella.Che fa il part time solo per gli stravizi" - riferito a Giada DM.
Cosa vogliamo fare? un secondo caso Scarface?
?

...lo so che parli per partito-preso,Martin.
NON IO ho fatto la moralista.
Giada ha detto testualmente:
Voi, adulti, non sareste sopravvissuti un solo secondo nel 2009 nelle nostre condizioni. Nemmeno uno.
Permetti che possa risponderle?
L'ho offesa?
Non mi pare....
Ma,cribbio non siete proprio TU,Giada e Gabriella
che invocate la...libertà di offesa?
Oltre a Scarface,ovvio.
Non credo ai miei occhi....


missmarple

Missmarple,
Giada DM scrive: "non avrò mai la pensione...matematico", e anche Mi mostra lo stesso pessimismo. Come lei pure io conosco gente che ha lavorato in tutto nemmeno 10 anni ed è andata in pensione con i decreti di Andreotti e come lui è vivo, anche quella gente vive e percepisce ancora la pensione. Un giovane che assiste a questi spettacoli osceni e poi riflette sulla condizione dei suoi coetanei che sono costretti a restare a casa, non può che essere disgustato di questo mondo. Gli adulti con le loro prediche (fate questo e quello, non fate questo e non fate quello...) non sono più credibili ai loro occhi.
Ecco che a questo punto Giada DM pone un problema vero: i diritti acquisiti. Ma per toccare i diritti acquisiti di gente che ha pensioni d'oro o pensioni come forme di rendita...ci vorrebbe una rivoluzione, chessò un Obama qui da noi.
E' solo alla fine Giada DM se la prende con gli adulti in generale: "Voi, adulti, non sareste sopravvissuti un solo secondo nel 2009 nelle nostre condizioni. Nemmeno uno. L'Italia è un paese vecchio, governato da vecchi e in mano ai vecchi e quelli (i vecchi), di noi giovani, se ne fregano. Quindi...". Come darle torto? In realtà le loro "condizioni" sono per noi inimmaginabili perchè non vissute in prima persona. E ricordarloro che anche altre generazioni hanno avuto problemi alevia la sofferenza di questa nuova generazione o l'aggrava perchè è un ulteriore peso da sopportare?

Cosa pensavate: che il tutto garantito a tutti durasse per sempre?
ogni generazione ha avuto i suoi problemi da affrontare. fatelo senza frignare. del resto a nessuno manca un tetto, un frigo con le merendine ed una marca sulle mutande.
Vi mancano le palle, ma questo è colpa nostra.

missmarple ha scritto:...credi,davvero che negli anni quaranta,cinquanta,anche nei "favolosi" sessanta ci fosse da ridere?

Probabilmente mi hanno male informata quando mi hanno detto che li chiamano "gli anni del boom".

missmarple ha scritto:Sei una miope arrogantella.

Sono anche piena di supponenza.

missmarple ha scritto:Che fa il part time solo per gli stravizi.

Vieni a casa mia così ti mostro la mia collezione di piumini Montcler, le mie 48 paia di scarpe e il solitari De Beers che mi hanno regalato i miei ex.

missmarple ha scritto:Io ho visto gente patire davvero.

Ma certo! E il nuoto è lo sport più completo, e non esistono più le mezze stagioni, e i giovani non hanno più rispetto, e con il cellulare sei rintracciabile ovunque.

missmarple ha scritto:E continuare a lavorare dannatamente,senza nemmeno
poter concedersi il lusso delle...piazze.
Gente vera.

Miss Marple, poche stronzate: voi nemmeno sapevate cos'era un CO-CO-PRO; voi, se vi dicevano "Adecco", pensavate che fosse una marca di dadi per minestra; voi pagavate i contributi all'inps sapendo che lo facevate perché avreste comunque avuto una pensione; i viziati siete VOI. E quelli della mia età che lavorano (non io, eh: io prendo troppo poco per pagare contributi a sufficienza per un quarto di pensione vostra) vi mantengono. Poi possiamo parlare di patetici casi umani finché vuoi, ma comunque la verità è che VOI avete più di NOI e che non rinuncerete a un centesimo di quello che già avete avuto, avete e avrete in futuro grazie a chi si sta facendo un culo come il Monte Bianco per la VOSTRA pensione.

missmarple ha scritto:Non figli-di-papà come te...
Mi hanno sempre fatto ridere gli incazzati-vestiti-Armani!

Lo so.

Fast ha scritto:Cosa pensavate: che il tutto garantito a tutti durasse per sempre?
ogni generazione ha avuto i suoi problemi da affrontare. fatelo senza frignare. del resto a nessuno manca un tetto, un frigo con le merendine ed una marca sulle mutande.
Vi mancano le palle, ma questo è colpa nostra.

Mi basta metà (in termini proporzionali, dico) di quello che hai avuto tu assieme con tutti quelli della tua generazione, Fast.

Fast ha scritto:I ventenni attuali hanno solo una scusante. la mentalità del tutto garantito che hanno recepito dai quarantenni.
Noi, più vecchi, avevamo alle spalle non il posto fisso ma una Italia che si rimboccava le mancihe senza troppe pretese per ricostruire.
Ora non voglio far menate con storie personali, ma andate ad informarvi presso qualche sessanenne su cosa era il lavoro e quali erano i problemi. Contratti a termine, partime, lavori a tempo? ma noi si lavorava per mesi senza contratti di nessun tipo, in prova, in apprendistato, un precariato dal quale uscivi solo se dimostravi di valere.

Nemmeno un secondo dureresti, Fast. Nemmeno un fottuto secondo.

Piccolina: capisco che la propria unghia incarnita sia considerata peggio di una mutilazione altrui: ma rilassati, arriverai anche tu ad avere qualcosa se sarai capace di guadagnartela.
Ora io non entro nel personale: faccio un discorso generalista e ti dico: voi siete "sfigati" rispetto ai vostri padri e fortunati rispetto ai vostri nonni.
Se devo andare sul personale meglio che te lo racconti in separata sede: sai chiedere di avere metà di quello che ho avuto io significa sfidare gli dei " Non chiedere agli dei quello che vuoi, potresti ottenerlo".
Io ti auguro di avere non il mio doppio,sarebbe tremendo, ma il tuo giusto.

oh ma che bella discussione, mi ci ficco volentieri.

la penso come giada e martin, ma capisco molto bene assaissimo missmarple e fast.
però noto una perdita sulla focalizzazione del reale problema che, a mio avviso, non riguarda tanto chi ha 20 anni o 60: categorie agli estremi e troppo lontane tra loro per poter capire appieno le esigenze reciproche.
da una parte c'è chi ha già dato (chi più chi meno) e, giusto o sbagliato, non vuole nemmeno sentir parlare di toccare i diritti acquisiti.
di contro, salta su come un grillo quando sente un giovane lamentarsi.
ecchediamine, si dice, ai nostri tempi cara grazia avere una bicicletta e riuscire a mettere insieme pranzo con cena... voialtri giovani ora l'abitino firmato, il cellularino nuovo nuovo e mammàepapà che pensano a tutto, li avete... ergo... muti e pedalate.

dall'altra c'è chi deve ancora dare e ha tutto il tempo per dare... dunque poche lagne e gavettare.

il vero problema, a mio avviso, è la generazione di mezzo cioè quei quarantenni/cinquantenni che a mezza vita sono costretti a reinventarsi, quelli che hanno alternato lavori fissi per un anno o due a collaborazioni, a tentativi imprenditoriali, ad aperture e chiusure di partite iva, quelli che hanno perso il lavoro e che hanno un mutuo e famiglia sulle spalle, quelli letteralmente scaraventati in un limbo senza colore e a cui il mercato comincia a chiudere le porte in faccia, vuoi per l'età, vuoi perché i riflessi e le capacità di apprendimento non sono più quelli dei 20 anni, vuoi perché sono troppo sgamati per farsi sfruttare come si fa con un ventenne, vuoi perché - semplicemente - non ci sono più posizioni lavorative adeguate al loro background professionale.

e sono tanti, e aumentano sempre più.
lo vedo dove lavoro io: ogni 15 giorni arriva "l'infornata" dei nuovi... su 20 interinali (contrattino di un mese a 800 netti scarsi) la metà è over 40. e questa primavera il rapporto era 1/3.
ex middle management, impiegati di primo livello... persone che vengono a rispondere al centralino in giacca e cravatta, a fianco al ragazzino 20enne universitario.
persone di 50 anni che spesso hanno a che fare con capetti 25enni, arroganti e aggressivi, alle prese con sistemi e tecnologie che il ragazzino impiega 10 minuti ad apprenderne i "segreti" e che loro dopo 15 giorni a malapena riescono a gestire il primo step...

questa generazione di mezzo è quella che verosimilmente dovrebbe "sostituire" i vecchi attualmente al potere, quella che dovrebbe instradare i giovani verso un percorso professionale differente dal passato, pur conservandone la parte buona.
però sono sempre più fuori dal mercato.

bene, di queste persone "di mezzo" cosa vogliamo farne?
le vogliamo considerare in generale persone senza palle, senza capacità imprenditoriale, senza voglia di rischiare?
se così fosse, mi sembrerebbe assai riduttivo.
io le vedo come persone vicinissime alla disperazione, con capacità di visione e analisi differente da quella di un ragazzino o di un operaio. una quasi maggioranza per il momento ancora silenziosa, ma lì lì per esplodere. o implodere.
ed è questa la mia preoccupazione, perché in entrambi i casi, le conseguenze toccheranno tutti.

Cosa devo dirti Zora; non credo sia esistita l'età dell'oro, almeno io non me ne sono mai accorto.
Ogni generazione ha i suoi problemi, pensare che siano gli altri a risolverli fa solo in modo di restare seduti e piangenti.
Certo io ho superati i 60 e i problemi dei miei 20 non sono quelli dei 20 attuali e dunque difficile immedesimarsi: però credo che ogni epoca abbia un suo modo di "scremare", chi ha le palle adatte al suo tempo sopravvive. per gli altri? E' la vita bellezza.