lettera di un ragazzo italiano

Pubblicata sul rotocalco "Donna" de La Repubblica, a pag. 122
Ne copio solo alcune frasi:
"Ma è mai possibile che nessun politico, nessuna istituzione prenda sul serio le nostre preoccupazioni? (...) Dico a voi di Palazzo Montecitorio: perchè non curate più i germogli d'Italia? Perchè permettete che tutto appassisca inesorabilmente? Date spazio a nuove idee, a nuove persone. Per una volta non siate avidi. Potete gustarvi i vostri stipendi stellari. Ormai avrete messo da parte una montagna di soldi. Avete case, macchine, barche, aerei personali, cibo gratis, viaggi gratis (...) ora vi prego date spazio a qualcun altro..."
E' un ingegnere informatico di 25 anni.
La risposta di Galimberti non è granchè. Solo questa frase: "Si aspetta, come diceva Cavour, che da rivoluzionari diventino conservatori"
Vergogna!

Beh, la risposta davvero non è un granchè.

Ma neanche la domanda però... Anzichè chiedere di dare (spazio, possibilità, etc.) forse bisognerebbe...fare senza lamentarsi?
esplorare, lavorare...emigrare? tutto in are eh...

Insomma, tutto senza criticare?
Distinguere la critica dal lamento

Se ha criticato ha fatto bene. Le critiche dovrebbero essere costruttive però (if possible).
Se si è solo lamentato ha sprecato il fiato.

Ma la proposta positiva l'ha fatta: date spazio a qualcun altro!

martin ha scritto:Ma la proposta positiva l'ha fatta: date spazio a qualcun altro!

...hanno in mente qualcuno,che obiettiamente non vedo...o
è un pour parlè,per dare fiato alle corde vocali
e dimostrarsi...intelligenti?(faccina-cordialmente-ironicamente-scettica)


missmarple