la predica nostalgica di Alberoni

Oggi sul Corriere della sera Francesco Alberoni se la prende con i giovani per dare loro consigli (è proprio vero quanto cantava De Andrè: si danno consigli quando non si può dare più il cattivo esempio) e al tempo stesso per lamentarsi dei vecchi valori che non ci sono più che i giovani anni '60, figli dei fiori e compagnia varia avevano a differenza dei giovani di oggi. Quelli avevano radici e ideali, questi no. E allora ecco la predica laica: "senza radici, senza un rapporto reale con la vita, senza capacità di confrontari e di riflettere...non si crea niente. A volte mi domando se a questi adolescenti non farebbe bene un periodo di moratoria, in cui si chiudano loro You Tube, le chat, le discoteche, si limiti l'uso di internet e dei cellulari per consentire loro di ricominciare a parlare, di riprendere contatto con le altre generazioni (sic! noooo! ), con i giornali e i libri (noooo!). Una moratoria periodica di due mesi l'anno, una cura disintossicante".
E' questo lo spirito intransigente, chiuso al futuro, con cui nei paesi orientali si impone alle donne il burca.
Il limite di Alberoni è che egli vede solo il passato e per niente l'avvenire. Egli è cieco ai cenni dell'essenza degli eventi che avvengono nella storia e aprono epoche nuove.

Come diceva Tex ..... ormai è arrivato alla fine della pista.