Bisogna mordere, non abbaiare.

Fino a qualche settimana fa il Governo negava l’esistenza di una vera e propria emergenza criminalità, parole registrate di Maroni. Lo scrivevamo noi e pochi altri.
Due giorni fa, su “Libero”, la penna acuta di Roberto Poletti sottolineava: ” I writer sono impuniti e i proprietari dei palazzi sono costretti a ripulire a loro spese, mignotte e travestiti battono come prima, tanto le multe sono carta straccia, gli zingari costruiscono ville abusive, gli spacciatori dilagano, immigrati irregolari si aggirano spavaldi ovunque e intere aree delle città sono costrette al coprifuoco. I militari inesperti e distratti presidiano cinque metri quadri, sbeffeggiati dai delinquenti che la fanno dietro l’angolo, violentatori agiscono a tutte le ore, le vecchiette sono derubate in casa come e più di prima. Signori politici, prima di parlare di regole e di sicurezza fatevi un bell’esame di coscienza. O attaccatevi direttamente al tram. E sperate che non deragli”.
Il giornalista esprimeva in queste righe la sensazione dell’uomo della strada, sconcertato da un governo che stenta a riconoscere la drammaticità della situazione che si è venuta a creare.
Ora si prepara un altro decreto antistupri, mai una riforma organica che partendo dal basso costruisca una solida base di intervento.
Diciamo subito: va riformato il codice di procedura penale. E’ ridicolo tappullare un reato ( violenza sessuale) per cui si prevede il divieto di concedere gli arresti domiciliari e lasciarli invece in casi di omicidio e terrorismo.
A seconda di chi urla, si tampona, ma una regia non esiste.

(da DESTRAdiPOPOLO)
In Francia, Gran Bretagna e Germania la pena per lo stupratore è di 15 anni di galera, da noi viene lasciato libero in attesa del processo, italiano o straniero che sia.
Ora non sarà più cosi, ma abbiamo forse previsto che il processo si svolga in tempi brevi?
In altri Paesi chi prende 15 anni se li fa in galera, da noi al massimo se ne fa la metà. Arriviamo all’assurdo che un romeno in patria non violenterebbe mai nessuna connazionale perché marcirebbe in galera, viene da noi sapendo già che se la caverà con un buffetto.
Altra assurdità: stiamo trattenendo in condizioni disumane 900 tunisini a Lampedusa, una vergogna per uno Stato di diritto. Andrebbero smistati in altri centri, come sempre è stato fatto. Lampedusa può accoglierne al massimo un terzo.
Sono tunisini che non hanno commesso alcun reato sul territorio italiano, seguiteci nel ragionamento.
Loro stanno chiusi, l’unico tunisino che avremmo dovuto rimpatriare lo abbiamo lasciato libero. Parliamo di quel soggetto che a Bologna ha violentato una quindicenne e che era stato due volte in galera e sempre rilasciato senza che nessuno lo mettesse su un aereo per Tunisi.
E le scuse ora sono ridicole: liberato per scadenza dei termini di carcerazione preventiva, non si sarebbe potuto appurare con certezza la sua nazionalità, ci dicono.
Ma se ha subito due processi e risulta registrato come tunisino, cosa ci state a raccontare?
Certo molti magistrati applicano la legge in maniera blanda, vanno riformate le leggi, ma se il Ministero degli Interni organizzasse i rimpatrii quando sono automatici non avremmo una ragazzina stuprata di meno?
Rende mediaticamente di più la farsa o tragedia di Lampedusa a Maroni, certo, non ha rilevanza rispedire a casa il tunisino stupratore di Bologna.
Si interviene sempre dopo e poi si scopre quasi sempre che chi stupra aveva precedenti penali. Mai che qualcuno fosse stato realmente espulso e accompagnato alla frontiera, solo “inviti” ad andarsene. E pensate che servano a qualcosa se non sono uniti ad “accompagnamenti coatti”?
E sapete perché non avvengono spesso? Perché non ci sono spesso i soldi per pagare il viaggio di ritorno, o per la Questura di appartenenza per portarli al Centro più vicino, perché non sono stati costruiti nuovi centri.
La Sinistra si accorge di avere commesso enormi errori, ma il centrodestra è in balia degli eventi e di chi urla di più, senza una regia e una logica.
Un giorno parla di castrazione, un altro di ergastolo, un altro di ronde, un altro di rimpatri: poi la gente si sveglia dal torpore e capisce che è tutto fumo e niente arrosto.
La castrazione è scientificamente dimostrato che non serve a nulla, se uno sospende la cura torna come prima, le ronde sono la resa dello Stato e ulteriore dispendio di mezzi per la polizia che deve poi pure scortare le ronde onde evitare che prendano qualche randellata, i rimpatri di molti romeni si potrebbero fare ma non si osa farli ( per motivi di ordine pubblico sono consentiti).
La verità è che non riusciamo e espellere chi ha precedenti e che delinque abitualmente.
Tutto il resto è presa per i fondelli.
Cosa vuole che gliene freghi all’italiano medio se date 20 anni a uno stupratore immigrato clandestino, dopo che ha rovinato la vita a una 14enne …
La gente vuole che sia trovato, impacchettato ed espulso prima, ripeto, prima, insisto prima, che commetta lo stupro.
Ma è così difficile da capire?

Arrangiatevi. Personalmente, ho quasi 500 preiscrizioni per un'associazione di immigrati regolari. O prendiamo seri provvedimenti e li rispediamo a calci "delicatamente" in culo al loro Paese, oppure, com esta facendo il sottoscritto, cavalchiamo il business.

La questione della sicurezza e delle ronde.
Perfino il cantante senegalese YOUSSOU N'DOUR (reduce da Sanremo) dice "Basta crimini, giuste le ronde"...e invece chi è contro? Il V A T I C A N O. E lo sapete perchè? per quella storia del porgere l'altra guancia ecc ecc
Ma la storia del "prossimo" nel Vangelo non è affatto come ci ha voluto far credere il cattolicesimo.
Il cristianesimo nella versione cattolica in fondo odia la vita e ama la morte...Cosa volete che siano per loro le donne stuprate, uccise, ecc se la "vera" vita non è questa ma quella che c'è dopo? Cazzo loro poi se ne stanno sicuri nella città del Vaticano. Gli immigrati qui dovrebbero essere accolti.
Ci sarebberero da leggere le pagine della Genealogia della morale di Nietzsche per rendersi conto di cos'è (fuori dalla legge ) l'essenza della giustizia da un punto di vista antropologico,cioè la reazione della giustizia. Altro che "no alla giustizia fai da te" ormai divenatata una litania senza cervello.

Bisogna uccidere, nè mordere nè abbaiare. Nessun prigioniero.

E mirare bene! per risparmiar munizioni (con quello che costano...).