Il solito movimento studentesco
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Il solito movimento studentesco
Liceali senza un perché
Nelle superiori cresce la protesta, eppure la Gelmini non le ha toccate
Non si può che convenire quando un Piero Fassino o qualche altro alto papavero democratico spiegano che manifestare contro il governo non è un attentato alla democrazia. Ugualmente è legittimo per il comparto della scuola protestare (possibilmente in forme democratiche, e l’occupazione è sempre una forma borderline) contro le decisioni assunte dal ministro della Pubblica istruzione. Allo stesso tempo, una sobria ma sentita critica andrebbe formulata di fronte a quanto sta avvenendo in questi giorni nelle scuole superiori italiane. La questione è tanto la “rinascita della Pantera”, che più che pantera è la bufala di ogni autunno italiano da una ventina d’anni a questa parte. Tanto che persino Repubblica – nella sua qualità di “contrada nonna” delle occupazioni studentesche messe in piedi dai figli e ormai anche nipoti dei contestatori che furono – non ha più il coraggio di chiamarlo “il nuovo ’68” e si è rassegnata a titolare su un ancor più improbabile “nuovo ’48”.
Il problema è il contenuto che la protesta dei liceali di questi giorni sta proponendo: e che è prossimo allo zero. Qualcuno dovrebbe domandarsi per quale motivo, al di là di quelli banalmente ormonali, “l’epicentro della protesta” debba essere nei licei, come spiegano tutti i giornali. Sostenuta da ragazzi che strillano angosciati perché “sentono di avere davanti a sé un futuro da precari”, come se fosse anche questa una colpa oggettiva di Maria Stella Gelmini? A ben guardare, o anche solo a essere informati, i nuovi cuccioli della Pantera dovrebbero sapere che l’unico comparto della scuola pubblica che per il momento la Gelmini si è guardata dal toccare è quello dei licei. Anche perché lì il prossimo anno andrà in vigore la riforma Moratti, in base a una decisione confermata a suo tempo dal ministro Beppe Fioroni, non da Dracula. Al massino, la Gelmini ha deciso di ridurre l’orario degli istituti tecnici. Possibile che negli Itc scioperino per questo? L’impressione è che ancora una volta gli studenti servano soltanto da volano per una retorica politica (e sindacale) formulata altrove. E che non coincide con l’interesse degli studenti, che dovrebbe essere quello di una scuola che funziona.
(dal Foglio di oggi)
Nelle superiori cresce la protesta, eppure la Gelmini non le ha toccate
Non si può che convenire quando un Piero Fassino o qualche altro alto papavero democratico spiegano che manifestare contro il governo non è un attentato alla democrazia. Ugualmente è legittimo per il comparto della scuola protestare (possibilmente in forme democratiche, e l’occupazione è sempre una forma borderline) contro le decisioni assunte dal ministro della Pubblica istruzione. Allo stesso tempo, una sobria ma sentita critica andrebbe formulata di fronte a quanto sta avvenendo in questi giorni nelle scuole superiori italiane. La questione è tanto la “rinascita della Pantera”, che più che pantera è la bufala di ogni autunno italiano da una ventina d’anni a questa parte. Tanto che persino Repubblica – nella sua qualità di “contrada nonna” delle occupazioni studentesche messe in piedi dai figli e ormai anche nipoti dei contestatori che furono – non ha più il coraggio di chiamarlo “il nuovo ’68” e si è rassegnata a titolare su un ancor più improbabile “nuovo ’48”.
Il problema è il contenuto che la protesta dei liceali di questi giorni sta proponendo: e che è prossimo allo zero. Qualcuno dovrebbe domandarsi per quale motivo, al di là di quelli banalmente ormonali, “l’epicentro della protesta” debba essere nei licei, come spiegano tutti i giornali. Sostenuta da ragazzi che strillano angosciati perché “sentono di avere davanti a sé un futuro da precari”, come se fosse anche questa una colpa oggettiva di Maria Stella Gelmini? A ben guardare, o anche solo a essere informati, i nuovi cuccioli della Pantera dovrebbero sapere che l’unico comparto della scuola pubblica che per il momento la Gelmini si è guardata dal toccare è quello dei licei. Anche perché lì il prossimo anno andrà in vigore la riforma Moratti, in base a una decisione confermata a suo tempo dal ministro Beppe Fioroni, non da Dracula. Al massino, la Gelmini ha deciso di ridurre l’orario degli istituti tecnici. Possibile che negli Itc scioperino per questo? L’impressione è che ancora una volta gli studenti servano soltanto da volano per una retorica politica (e sindacale) formulata altrove. E che non coincide con l’interesse degli studenti, che dovrebbe essere quello di una scuola che funziona.
(dal Foglio di oggi)
Re: Il solito movimento studentesco
Sottoscrivo in pieno.
Mia figlia ha finito poco fa le superiori (liceo scientifico statale). Abbiamo vissuto 5 anni di perplessità: scioperi in continuazione (tra gli svatiati motivi per scioperare c'era uno così: nel distributore automatico mancano sempre le merendine!), assemblee a go go, lezioni scancellate per partecipare alle manifestazioni...
Confesso che sono basita tutt'ora...
E poi insegnanti che non fanno neanche un decimo del programma dell'anno, (e qualche volta non hanno proprio il programma), spendono 3 mesi per approfondire un argomento di loro interessi tralasciando allegramente tutto il resto...
Risultato?
La mia marmotta ha tentato l'esame d'ingresso di medicina l'anno scorso, subito dopo la maturità, e per poco non l'ha passato. Quando ho visto le sue risposte dell'esame mi sono inorridita...beh, devo dire che giustamente non l'ha pasato! E allora ho domandato alla marmocchia, ma come mai? non sai le cose così semplici di chimica e fisica?? E lei: eh no, non le so!! Non le abbiamo mai fatte al liceo...non le abbiamo neanche sfiorate...
OK. Si è iscritta a farmacia e ha fatto un anno di chimica e fisica. Ha ritentato l'esame di medicina quest'anno e l'ha passato brillantemente. Ha già iniziato gli studi di medicina e si fa chiamare dottoressa...
Ma io tutt'ora sono così:
Mia figlia ha finito poco fa le superiori (liceo scientifico statale). Abbiamo vissuto 5 anni di perplessità: scioperi in continuazione (tra gli svatiati motivi per scioperare c'era uno così: nel distributore automatico mancano sempre le merendine!), assemblee a go go, lezioni scancellate per partecipare alle manifestazioni...
Confesso che sono basita tutt'ora...
E poi insegnanti che non fanno neanche un decimo del programma dell'anno, (e qualche volta non hanno proprio il programma), spendono 3 mesi per approfondire un argomento di loro interessi tralasciando allegramente tutto il resto...
Risultato?
La mia marmotta ha tentato l'esame d'ingresso di medicina l'anno scorso, subito dopo la maturità, e per poco non l'ha passato. Quando ho visto le sue risposte dell'esame mi sono inorridita...beh, devo dire che giustamente non l'ha pasato! E allora ho domandato alla marmocchia, ma come mai? non sai le cose così semplici di chimica e fisica?? E lei: eh no, non le so!! Non le abbiamo mai fatte al liceo...non le abbiamo neanche sfiorate...
OK. Si è iscritta a farmacia e ha fatto un anno di chimica e fisica. Ha ritentato l'esame di medicina quest'anno e l'ha passato brillantemente. Ha già iniziato gli studi di medicina e si fa chiamare dottoressa...
Ma io tutt'ora sono così:
Farfalla- Moderatore
- Numero di messaggi : 394
Età : 61
Località : Countryside alessandrino
Re: Il solito movimento studentesco
I gemelli avranno la maturità il Luglio prossimo.
Dopo 15 anni di privata tra asilo, elmentari, medie e scientifico.
Soldi ben spesi e rinunce fatte volentieri.
Dopo 15 anni di privata tra asilo, elmentari, medie e scientifico.
Soldi ben spesi e rinunce fatte volentieri.
Fast- Admin
- Numero di messaggi : 352
Età : 77
Località : Genova
Re: Il solito movimento studentesco
eh, mi sarebbe piaciuto molto...
ma purtroppo non ce l'ho fatta
ma purtroppo non ce l'ho fatta
Farfalla- Moderatore
- Numero di messaggi : 394
Età : 61
Località : Countryside alessandrino
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