Gran bel sciopero

Cronache ordinarie della settimana passata.

Mercoledì 28. Arrivo a Parigi all’aeroporto CDG. Recupero strada facendo un collega inglese che a CDG non è tanto pratico e quindi si limita a seguirmi come un cagnolino.
Dobbiamo andare a Rouen, abbiamo un meeting lì il giorno dopo. Quindi ci tocca prendere il trenino RER, la metro e poi l’Intercity.
Boh… niente di strano, un percorso normalissimo. Mentre lo stiamo facendo vedo tante persone in uniforme che distribuiscono i volantini. Come mai tutto ‘sto sforzo pubblicitario? non importa…cazzate. British boy: ma forse ne prendo uno? Ma lasssia perdere….
Gare Saint-Lazare, biglietteria. Prego, Parigi-Rouen andata e ritorno. Ritorno quando? Domani.
Attention madame… Domain il y a la gréve.
Eh ???????? qu’est-ce qu’il y a domain??? La grève madame…national-gènèral…
Cazzo. Domani devo tornare. E rifare tutto il percorso. Chissà che casino. Non funzionerà niente, non si troverà un taxi libero, sarà tutto bloccato e… Serafico british boy rincara la dose: “ ecco cos’erano i foglietti che non mi hai fatto prendere, le informazioni per domain”. Stronzo. Ridi ridi…tu non sai cosa vuol dire lo sciopero generale dei trasporti…io si…
OK, siamo in ritardo, il nostro treno sta per partire. Correndo al binario noto altre uniformi che distribuiscono i foglietti. Questa volta do l'autorizzazione al collega a beccarne uno.
Treno Intercity è molto confortevole, colorato e caldo (caro però!), mi metto comoda e studio. E’ l’elenco di treni garantiti per domani, su tratta che stiamo percorrendo. Vedo che tutto sommato 4-5 treni ci sono. Bene. Ma c’è da fidarsi?? Uhm.

Giovedì 29. Finito l’impegno arriviamo alla stazione di Rouen. Deserta e fredda. Ma biglietteria è aperta e c’è una tipa sorridente che ci dice: mais oui, come no, il treno c’è…è garantito!! OK, ma ci saranno mille persone che lo prenderanno d’assalto… No, sono una ventina. Il treno è puntualissimo e arriva a Parigi senza intoppi intermedi. Rivedo la Gare Saint-Lazare. Poca gente, tanto personale che spiega ai malcapitati che fare e dove andare…
Usciamo e vedo la città. C'è un bellissimo sole. C’è una lunga fila dei taxi liberi che aspetta. C’è la croissanterie che profuma di croissant. C’è un negozio di scarpe niente male. C’è un po’ di gente in giro. Ma non c’è nessun casino e nessun traffico in tilt.
Ahh, ma che peccato...vorrei tanto godere un pezzettino di questa magnifica giornata parigina e fermarmi magari a mangiare al bistrò...ma devo ancora tornare all'aeroporto in qualche modo. C'è lo sciopero, non sai mai cosa ti può ancora succedere....
Mah…proviamo a prendere il trenino RER? Ok, proviamo. La stazione sembra vuota e chiusa. British boy: ma no, è aperta, solo che non c’è nessuno…Ah, vero. Entriamo. C’è un treno fra 20 minuti. Appartenente al garantito servizio minimo… Stranamente arriva puntuale. Gare du Nord. Dobbiamo cambiare il trenino RER. C’è più personale che viaggiatori. La voce automatica in 4 lingue ti ripete fino alla nausea che i treni per aeroporto CDG partono dai binari 32,33 anziché da…
C’è una mezz’oretta da aspettare. Prendiamo il trenino e arriviamo a CDG.
E adesso? Chissà se c’è il mio volo… Saluto il british boy che parte da terminal 1 e controllo il tabellone. Quasi tutti i voli sono operativi, c’è solo qualche cancellazione marginale su quelli di Air France. Ma io fortunatamente volo Easy Jet! Fra parentesi noto che nessun volo low cost è stato cancellato…
Arrivo a Malpensa con 20 minuti di anticipo.
Ripenso la giornata ed inevitabilmente paragono. Ma si, avranno preso un giorno di ferie tutti...
Giungo alla conclusione che comunque…non c’è paragone.
Arrivo a casa e guardo il TG notturno. "Francia paralizzata a causa dello sciopero generale..."
Ma vaffanculo.

Farfalla,
tu scrivi così? Ma sei una scrittrice! Una scrittrice-

Diciamo che hai avuto culo. Di solito gli scioperi francesi sono scioperi seri, mica come da noi.

Malcolm,
ma va...troppo buono
erano solo gli appunti di che viaggia

Immenso,
è proprio questo il punto. Gli scioperi bisogna farli come si deve, ciò è seriamente. Organizzarli con un largo anticipo, informare la gente, stabilire e garantire il servizio minimo e predispporre cmq aiuto sul posto per i malcapitati.
Tutto questo si è ampiamente visto in Francia la sett.scorsa e non si vede mai qui da noi.
Lì ho chiaramente percepito la logica di ridurre al massimo il disagio per i comuni mortali; qui invece si cerca sempre di creare l'opposto: il massimo disagio possibile.

Farfalla ha scritto:Malcolm,
ma va...troppo buono
erano solo gli appunti di che viaggia

Immenso,
è proprio questo il punto. Gli scioperi bisogna farli come si deve, ciò è seriamente. Organizzarli con un largo anticipo, informare la gente, stabilire e garantire il servizio minimo e predispporre cmq aiuto sul posto per i malcapitati.
Tutto questo si è ampiamente visto in Francia la sett.scorsa e non si vede mai qui da noi.
Lì ho chiaramente percepito la logica di ridurre al massimo il disagio per i comuni mortali; qui invece si cerca sempre di creare l'opposto: il massimo disagio possibile.

Guarda che, solitamente, in Francia durante gli scioperi si tirano le bombe a mano. Altro che servizi garantiti.

Ecchè te devo di'?
La settimana scorsa non si sono viste...le bombe...
Si è visto altro però.

...come già ti ho detto,Farfy,a me ha stupito
fortemente il...deserto umano.
Che ovviamente ha contribuito a risolvere i problemi
dei POCHI che hanno scelto di volare.
E mi chiedo:perchè i francesi nonostante siano stati adeguatamente
e solertemente avvertiti del funzionamento nonostante lo sciopero,
si siano astenuti.
Mi viene spontaneo chiedermi:NON hanno creduto?
O avevano avuto precedenti esperienze...troppo brutte?


missmarple