i bambini devono credere alla Befana

Ci sono i favorevoli e i contrari...del resto come su ogni argomento.
L'argomento è questo: è bene che i bambini credano alla Befana, a Babbo Natale, a Gesù bambino, ecc?
In fondo questi - chiamiamoli miti - sono solo racconti, favole, storie...e io penso che come i bambini hanno bisogno di favole prima di addormentarsi, così hanno bisogno di sentire storie straordinarie anche da svegli.
Perchè il racconto è veramente una cosa essenziale nella storia dell'uomo

Martin,
non mi piace il titolo.
I bambini non devono niente a nessuno.

Hai ragione, Farfalla.
Forse manca il punto interrogativo o un'altra formulazione del tipo: è bene che i bambini credano alla Befana (ma questa è solo una mia opinione)
Sono sempre contento delle correzioni e dei commenti.
Ciao,
martin

Avete visto il film "La vita è bella"? Al bambino, Benigni (che detto tra parentesi mi piace esclusivamente in questo film e non negli altri o nella recente infatuazione per Dante) nel campo di concentramento nazista racconta tutta un'altra storia. La realtà orribile del campo viene da lui trasfigurata come fosse un gioco. E il bambino non si accorge fino alla fine dell'orrore che lo circonda. Questo per via del racconto che Benigni (non mi ricordo se ha il ruolo del padre) fa al bambino: il racconto fa diventare quella realtà un gioco.
Ora noi non viviamo certo in campi di concentramento, ma la realtà che ci circonda non è delle migliori: telegiornali, traffico, orari di lavoro dei genitori, bambini sballottolati da casa all'asilo, a volte conflitti tra i genitori, inquinamento, film violenti alla tv, ecc.
La vita è bella è uno dei più bei film che io abbia visto.
I nostri bambini hanno dunque bisogno del racconto della Befana...e di crederci. Secondo me.

martin ha scritto:Avete visto il film "La vita è bella"? Al bambino, Benigni (che detto tra parentesi mi piace esclusivamente in questo film e non negli altri o nella recente infatuazione per Dante) nel campo di concentramento nazista racconta tutta un'altra storia. La realtà orribile del campo viene da lui trasfigurata come fosse un gioco. E il bambino non si accorge fino alla fine dell'orrore che lo circonda. Questo per via del racconto che Benigni (non mi ricordo se ha il ruolo del padre) fa al bambino: il racconto fa diventare quella realtà un gioco.
Ora noi non viviamo certo in campi di concentramento, ma la realtà che ci circonda non è delle migliori: telegiornali, traffico, orari di lavoro dei genitori, bambini sballottolati da casa all'asilo, a volte conflitti tra i genitori, inquinamento, film violenti alla tv, ecc.
La vita è bella è uno dei più bei film che io abbia visto.
I nostri bambini hanno dunque bisogno del racconto della Befana...e di crederci. Secondo me.

Pienamente d'accordo.