Il sogno . . . . . . . .
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Il sogno . . . . . . . .
E l’altro giorno verso le tre e mezzo
Mi son svegliato fradicio, stordito
Pensavo di essere sveglio già da un pezzo
Ma ero solo assai rincoglionito
Con l'ansia nel pensiero e nel respiro
E con l'angoscia viva nella mente
Disorientato mi guardavo in giro
Alla ricerca mia e del mio presente
Aveo sognato un mondo così strano
Con gente seria e senza grilli in testa
Ed era lì ,vicino alla mia mano
Pien di lavoratori e gente onesta
Senza fagnani e senza mantenuti
Senza magnaccia ,troie e polentoni
Senza politici , senza trinariciuti
E senza invalidi ,senza più terroni
Senza dottori e falsi laureati
Senza primari, capi e anche capetti
E senza sbirri ,senza diplomati
Un mondo libero ,senza preconcetti
Dove se lavoravi andavi avanti
E se eri bravo avevi una carriera
E i soldi ti arrivavan per contanti
Non per bonifico o come una chimera
Dove i malati eran gravi per davvero
E non immaginari come adesso
Dove al lavoro stavi un giorno intero
E non metà giornata chiuso al cesso
Dove il tuo capo dava il buon esempio
Ed il padrone burbero e gentile
Dove lo spreco era sì, uno scempio
E senza scuse , né scaricabarile
Ma sento il mio collega che mi urla
“Ah bello ,te voi move ,so le quattro,
c’aspetta quella tipa che è na perla".
Ma quanto cazzo grida sto coatto.
Ma quante volte glie lo devo dire
Che vada in giro col suo amico Mario
Mi lasci stare ,mi lasci ancor dormire
Chè voglio far dello straordinario.
Mi son svegliato fradicio, stordito
Pensavo di essere sveglio già da un pezzo
Ma ero solo assai rincoglionito
Con l'ansia nel pensiero e nel respiro
E con l'angoscia viva nella mente
Disorientato mi guardavo in giro
Alla ricerca mia e del mio presente
Aveo sognato un mondo così strano
Con gente seria e senza grilli in testa
Ed era lì ,vicino alla mia mano
Pien di lavoratori e gente onesta
Senza fagnani e senza mantenuti
Senza magnaccia ,troie e polentoni
Senza politici , senza trinariciuti
E senza invalidi ,senza più terroni
Senza dottori e falsi laureati
Senza primari, capi e anche capetti
E senza sbirri ,senza diplomati
Un mondo libero ,senza preconcetti
Dove se lavoravi andavi avanti
E se eri bravo avevi una carriera
E i soldi ti arrivavan per contanti
Non per bonifico o come una chimera
Dove i malati eran gravi per davvero
E non immaginari come adesso
Dove al lavoro stavi un giorno intero
E non metà giornata chiuso al cesso
Dove il tuo capo dava il buon esempio
Ed il padrone burbero e gentile
Dove lo spreco era sì, uno scempio
E senza scuse , né scaricabarile
Ma sento il mio collega che mi urla
“Ah bello ,te voi move ,so le quattro,
c’aspetta quella tipa che è na perla".
Ma quanto cazzo grida sto coatto.
Ma quante volte glie lo devo dire
Che vada in giro col suo amico Mario
Mi lasci stare ,mi lasci ancor dormire
Chè voglio far dello straordinario.
Up- Moderatore
- Numero di messaggi : 23
Re: Il sogno . . . . . . . .
Caro Paolo-Up ,
che fai, stai auspicando la meritocrazia oppure vuoi rimanere nel mondo dei sogni??
che fai, stai auspicando la meritocrazia oppure vuoi rimanere nel mondo dei sogni??
Farfalla- Moderatore
- Numero di messaggi : 394
Età : 61
Località : Countryside alessandrino
Re: Il sogno . . . . . . . .
Farfalla ha scritto:Caro Paolo-Up ,
che fai, stai auspicando la meritocrazia oppure vuoi rimanere nel mondo dei sogni??
Auspica, auspica in un mondo mogliore. Mhà!
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