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Un'invezione che passa di mano

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Messaggio  doc Mer Nov 12, 2008 6:42 pm

Lettere immaginarie / Oswald Spengler a Barack Obama

Roma, 11 nov (Velino) - Caro Barack. – Adesso, mi raccomando, non si lasci impressionare troppo dai sermoni di quei sognatori di avventi messianici, epocali svolte storiche, apocalissi prossime venture e imminenti radiose aurore che nel suo ingresso alla Casa Bianca pretendono di vedere l’annuncio della fine dell’odiata civiltà occidentale.

Probabilmente lei si stupirà che a rivolgerle questo invito sia proprio io, Oswald Spengler, il geniale professore bavarese che all’inizio del secolo scorso sedusse e spaventò la meglio società intellettuale del suo tempo con un libro che fin dal titolo – “Der Untergang des Abendlandes” – si presentava appunto come la profezia del “Tramonto dell’Occidente”. Ma si dà il caso che oggi la tesi di quel mio libro mi sembri un pochino grossolana. Anzi piuttosto sballata. E le spiego subito perché. (segue)

A oltre settant’anni dal giorno della mia morte, grazie alla possibilità che quassù mi è stata concessa, di continuare a osservare, da una piccola spècola celeste, le vicende della terra, ho capito che l’Occidente non è affatto, come immaginavo, prossimo alla bancarotta, e questo per la semplice ragione che ciò che abitualmente si designa con quel nome non è un luogo geografico, e nemmeno un popolo o una famiglia di popoli: è un’idea, un progetto, un sogno che riassume le più semplici e profonde aspirazioni umane, e che proprio per questo ha manifestamente i secoli contati.

Devo anzi confessarle che sono arrivato addirittura a sospettare che questa idea, questo progetto, questo sogno – essendo quel meraviglioso paté di scienza, tecnica, lavoro, industria, commercio, consumo, libertà e democrazia che alcuni adorano e altri detestano, alcuni ammirano e altri disprezzano, alcuni sognano di distruggere mentre altri temono di esserne distrutti, ma del quale in fondo tutti, sanno bene che è infinitamente più potente di qualsiasi altra potenza –potrebb’essere, se non eterno, longevo come l’homo sapiens e faber.

Tenga inoltre presente, caro Barack, che forse nessuno ammira in segreto l’Occidente come quella coalizione demoniaca di potenze che con la potentissima furia della loro invidia e del loro rancore non fanno che onorare e incrementare la potenza di ciò che vorrebbero distruggere, e che deve loro sembrare tanto più umiliante quanto più persino i loro attacchi più micidiali non fanno che rivelare da un lato la loro livorosa e inane disperazione e dall'altro l'essenziale invulnerabilità della Cosa che essi sognano di soppiantare annientandola. La quale perciò si presenta come un’“invenzione” che pur essendo un prodotto dell’uomo bianco, anche se un giorno, come potrebbe accadere, verrà ereditata, gestita e sviluppata dai neri o dai gialli, resterà essenzialmente intatta.

E con questo incoraggiante codicillo la saluto augurandole i più lusinghieri successi.

di Ruggero Guarini (da il Velino)
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Messaggio  Malcolm Mer Nov 12, 2008 8:57 pm

Ruggero Guarini deve aver preso sul serio quell "abbronzato" detto maldestramente dal Berlusca.
Egli ha fatto un'apologia dell'Occidente a Barack Obama che è un occidentale a tutti gli effetti e dell'Occidente massimo rappresentante - come se fosse Osama. Ma Obama è l'opposto di Osama.
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Messaggio  doc Mer Nov 12, 2008 10:15 pm

Malcolm ha scritto:Ruggero Guarini deve aver preso sul serio quell "abbronzato" detto maldestramente dal Berlusca.
Egli ha fatto un'apologia dell'Occidente a Barack Obama che è un occidentale a tutti gli effetti e dell'Occidente massimo rappresentante - come se fosse Osama. Ma Obama è l'opposto di Osama.

Non mi pare. Suspect

(spiegone: non mipare che RG abbia scritto quello che dici )
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Messaggio  Malcolm Gio Nov 13, 2008 9:57 am

"Non si lasci impressionare", "Tenga presente" che l'Occidente resta la grande potenza nonostante i suoi denigratori, la incoraggio dunque - questo in sintesi ciò che Guarini "scrive attraverso Splenger" al nuovo Presidente.
Ma questa raccomandazione è del tutto inutile. Obama non è il pivellino "abbronzato" e straniero che non sa niente di niente dell'Occidente. Egli è - ripeto e rincaro la dose - il Primo Occidentale del mondo e l'anti-Osama.
Mi potrai dire: cosa c'entra Osama Bin Laden.
Se parliamo di Occidente dobbiamo anche ricordarci che c'è un anti-Occidente. Che quel progetto, sogno concreto che è l'Occidente è odiato mortalmente dall'anti-Occidente
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Messaggio  doc Ven Nov 14, 2008 1:47 am

Ok ci rinuncio.
Hai vinto.
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Messaggio  Malcolm Ven Nov 14, 2008 10:22 am

Importante non è vincere, semmai convincere, con-vincere, vincere insieme. Ma anche il convincere non è per me l'obiettivo principale.
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Messaggio  doc Ven Nov 14, 2008 2:03 pm

Malcolm ha scritto:Importante non è vincere, semmai convincere, con-vincere, vincere insieme. Ma anche il convincere non è per me l'obiettivo principale.



Malcom se non la pianti ti invio un virus che ti re-setta.
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Messaggio  Malcolm Sab Nov 15, 2008 9:37 am

Allora non apro più la posta che viene da questo forum
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Messaggio  reny54 Dom Nov 16, 2008 2:19 am

doc ha scritto:Caro Barack. Non si lasci impressionare troppo da quei sognatori che con lei alla Casa Bianca pretendono di vedere l’annuncio della fine dell’odiata civiltà occidentale che non è invece affatto prossima alla bancarotta, per la semplice ragione che E' un’idea, un progetto, un sogno che riassume le più semplici e profonde aspirazioni umane : un meraviglioso paté di scienza, tecnica, lavoro, industria, commercio, consumo, libertà e democrazia che alcuni adorano e altri detestano e che potrebbe essere, se non eterno, longevo come l’ homo sapiens e faber.
Nessuno ammira in segreto l’ Occidente più di quella coalizione demoniaca di potenze che con la potentissima furia della loro invidia e del loro rancore, umiliati persino nei loro attacchi più micidiali, non fanno che rivelare l' essenziale invulnerabilità della Cosa, la quale perciò si presenta come un’ “ invenzione ” che pur essendo un prodotto dell’ uomo bianco, anche se verrà ereditata, gestita e sviluppata dai neri o dai gialli, resteràessenzialmente intatta.
Mi verrebbe da dire che stiamo parlando di un Cristianesimo politico.

Girovagando oggi per internet :
Riguardo ai sognatori con Obama alla Casa Bianca.

"" Obamomania :
... evidentemente a buona parte della sinistra italiana, l' Impero va benissimo, a patto che a capo ci sia qualcuno di cui Walter Veltroni possa dire, " guardate che è mi' cuggino, m' ha detto che lo posso chiama' quanno me pare ! "
P.S. Ricordando che Obama non ha la colpa delle pulci italiane che gli si attaccano alla pelliccia ... vi ricordate Filippo Penati, presidente della provincia di Milano e autore della memorabile frase, " zero campi rom: i rom non vanno ripartiti, bisogna semplicemente farli ripartire "?
Ieri era tutto felice a Chicago ( a spese dei contribuenti ? ) a dire nuove cose memorabili :
" Ieri notte tra la gente di Chicago, immersi in un oceano di giovani, si poteva toccare con mano la voglia e la spinta al cambiamento che Obama ha saputo interpretare e trasmettere durante la campagna elettorale. Dopo l' elezione di Obama nulla sarà più come prima. La politica dovrà fare i conti con il significato profondo di questo avvenimento storico ". Con queste parole il presidente della Provincia Filippo Penati, presente a Chicago invitato dal sindaco, commenta l' elezione del 44esimo presidente degli Stati Uniti d'America, Barack Obama, che ha seguito a Grant Park.
(omnimilano.it) ( 05 novembre 2008 ore 18:44 )

Il giornalista Chris Hedges scrive :

" Tra i liberal e i progressisti, c' è poco disaccordo sui temi che dividono Nader e Obama. Nader vincerebbe tra di noi per una valanga di voti se ci si basasse sulle issue [ i temi concreti ].
ll senatore Barack Obama ha votato per rinnovare il Patriot Act, ha votato per continuare a finanziare la guerra in Iraq, ha sostenuto il FISA Reform Act [che copre i protagonisti di forme di spionaggio e di vessazione contro i dissidenti politici ], ha corteggiato in maniera abietta la lobby israeliana, ha sostenuto la pena di morte, si è rifiutato di sposare la causa di un sistema sanitario universale single-payer [ centralizzato ] e not-for-profit per tutti gli americani, ha chiesto di aumentare il numero di uomini sotto le armi e di estendere la guerra in Afghanistan, si è rifiutato di chiedere una riduzione delle spese gonfiate e degli sprechi militari, ha fatto il lobbista per la gigantesca truffa fiscale nota come il bailout [ il salvataggio degli speculatori con fondi pubblici ] e ciò lo ha reso ripugnante per la maggior parte di quelli a sinistra.
Nader sta dall' altra parte su tutte queste questioni ".
Note:
Nel dibattito tra Obama e McCain del 15 ottobre, Barack Obama si è espresso a favore della "tort reform", cioè per l'abolizione delle leggi che permettono di citare le imprese per danni multimilionari ; a favore della ripresa dell' industria del carbone, un cavallo di battaglia della destra ; ha negato di essere a favore del sistema sanitario di tipo canadese, sostenuto invece dalla maggioranza degli americani.

Girovagando oggi per internet :
Riguardo al fatto che l’ Occidente è un’ idea, un’ invenzione prodotto dell’ uomo bianco che resterà intatta.

Il sistema elettorale statunitense mette in gara due concorrenti, per ottenere il voto degli indecisi. Pertanto, il programma di entrambi è indirizzato a questo piccolo mercato, e tende quindi a unificarsi, mascherato da un rumoroso gioco delle personalità, cioè in sostanza di immagini.
Quasi nessuno si chiede cosa abbiano votato quei cittadini statunitensi che al seggio elettorale, non hanno scelto né Obama né McCain. Si tratta solo dell' 1% degli elettori.
Tra i numerosi candidati alla presidenza, ce n' erano quattro che in altre circostanze avrebbero potuto affermarsi seriamente : Ralph Nader, Chuck Baldwin e Cynthia McKinney da una parte, Bob Barr dall' altra.
Nader è oggi certamente l'esponente più noto e rispettato della generazione dei ribelli degli anni Settanta; Cynthia McKinney è una combattiva ex-deputata nera. Entrambi fanno appello sia a ciò che rimane delle persone intellettualmente indipendenti, sia alle masse disgregate di poveri.
Chuck Baldwin al contrario è un predicatore evangelico, che si oppone all'aborto e sostiene il diritto di possedere armi da fuoco, e rappresenta quei Middle Americans fortemente colpiti dalla crisi, per nulla amici delle grandi corporation, ma che non si identificano affatto nella cultura progressista.
Nader, McKinney e Baldwin, hanno firmato un originale accordo su tre punti che li univano:
- porre fine in maniera netta e radicale alle guerre in corso e al militarismo in generale;
- difendere i diritti civili abrogando il Patriot Act e vietando la tortura e le carceri segrete;
- ridurre il potere totalizzante delle corporation, attraverso il controllo della Federal Reserve, il rifiuto di usare soldi pubblici per salvare profitti privati e affermando la punibilità delle grandi imprese.
Si può essere d' accordo o meno con il programma Nader-McKinney-Baldwin, ma è proprio su cose come queste che si dovrebbe poter votare.
Questo programma evita di toccare il punto in cui Nader e McKinney da una parte, Baldwin dall'altra non possono essere d' accordo : i primi due vogliono l' introduzione di un sistema di sanità pubblica di tipo canadese, inaccettabile agli elettori di Baldwin che sono contro lo stato guerriero, lo stato torturatore ma anche lo stato medico.

( Secondo me se non vengono votati vuol dire che in America sono pratici e realistici : potete anche raccontarci tante storielle su tutto ciò vi unisce, ma se poi non siete d’ accordo sull’ impostazione di una riforma copernicana del sistema sanitario, e cioè tra chi gli sta bene così com’ è e chi la vuole smantellare, come facciamo a votarvi se poi non potrete governare insieme ?
O c’ è da pensare che si fa apposta - inserendo comprimari fasulli, non credibili in quanto non omogenei sulla sostanza, ma solo sul “ no war, peace and love “ e non votabili dunque se non da una piccola minoranza - così da creare perplessità e sgomberare la strada a chi è già stato scelto ? n.d.reny
).

Se il sistema elettorale fosse diverso … non solo la sinistra, ma anche buona parte dell'elettorato nero, latino, operaio o precario aderirebbe immediatamente al programma di Nader … insieme al ceto medio bianco che non capisce e non ama le guerre all'estero, i poteri di spionaggio e polizia concessi allo stato federale e lo strapotere delle corporation : potrebbero succedere cose sorprendenti.
Ed è proprio per questo che possiamo essere certi che il sistema non cambierà.
In un liceo a New York è stato fatto un curioso esperimento anche se con un campione statistico ovviamente troppo ristretto per essere significativo : agli alunni veniva chiesto di votare puramente su un programma, senza sapere i nomi, le personalità, il genere o il colore della pelle dei candidati che sostenevano tali programmi né i cinque partiti rappresentati.
Nella votazione, Nader riceveva il 46% dei voti; McCain il 4%; Obama, il 29%; Bob Barr il 2%; e Cynthia McKinney il 17%. E cioè i due terzi hanno votato per qualche forma di Third Party - e incidentalmente anche contro le guerre, il sostegno a Israele e il salvataggio di Wall Street sostenuti congiuntamente da McCain e Obama.
Ed è questo voto virtuale - che magari poi prende la forma impotente del sostegno a Obama - che salva moralmente gli Stati Uniti.

Mi vien dire che loro difenderanno la loro idea di States e chi, soprattutto da noi, si schiera tra i detrattori forse sono quelli che vorrebbero sempre vedere fiori nei nostri cannoni, solo nei nostri però e non si rendono conto che il mondo è un’ arena gladiatoria dove nessuno fa sconti a nessuno : gli States sono il gladiatore più forte e torno a dire per l’ ennesima volta che preferisco lui con tutti i suoi difetti, ma anche i suoi pregi.
I suoi difetti sono i difetti di tutti, i pregi no.

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