E degli stagisti, che mi dite?

A me ultimamente stanno capitando solo pazzi paranoici, svogliati cronici da orticaria e presuntuosi "so tutto io". Ma la sana voglia di imparare che fine ha fatto? Mordere la vita, sfruttare l'occasione, imparare imparare imparare, rubare l'sperienza.

Se mi ascoltassero quando spiego le cose (non una ma mille volte mille) non dovrebbero poi sentirsi imbranati e non mi farebbero perdere ulteriore tempo a ripetere e a rassicurare perché il danno non è grave (anche se poi a restare in ufficio a rimediare sono io...)
Se non facessero di testa loro incasinando tutto e mettendo me, come responsabile, in cattiva luce coi capi io non mi trasformerei in una strega tipo licantropo alla luce della luna piena. Sbrano quando arrivo all'esasperazione, ok, ma cerco di preservare e non mi verrebbe mai in mente di fare rapporto. Ma. Sono basita e sempre più incredula.

Con i ragazzi e le ragazze che ho seguito in stage, fino all'anno scorso, sono rimasta in contatto, ho amici cari tra loro. Da un po' di mesi è solo follia, grande fatica e nient'altro.

stesso problema mio, da più di un anno però.
credo dipenda - oltre che dal carattere del singolo - anche dal contesto e dall'azienda. Lo stagista ha ormai sostituito i vecchi tempi determinati: spesso già sanno che finito lo stage grazie e arrivederci. Inoltre, quasi nessuno chiederà referenze su un cv che riporta la dicitura "stage nell'azienda x": l'importante è non quanto hai fatto nell'azienda x, ma che tu abbia fatto lo stage lì, punto.

in più mettici le caratteristiche che hai sottolineato tu: arroganza, sotuttoio, sono un artista, le mie idee son geniali... per poi sentirli magari dire "se io sarei"...
spesso vuoi l'entusiasmo, la voglia di cambiare il mondo e la convinzione di portare aria nuova li sviano da quelloc he dovrebbe essere il loro obiettivo primario: capire che prima delle idee c'è il metodo, l'integrazione, la comprensione delle dinamiche aziendali e anche un po' di sana umiltà.
non so tu, ma io la pazienza l'ho persa, spesso bastano pochi dettagli per capire lo spessore professionale in fieri di uno stagista, dunque, seppur con moderazione, ho adottato il metodo ricambio rapido: inutile disperdere preziose energie nella formazione di persone che già sai porteranno solo problemi

Credo sia una conseguenza della mancamza di umiltà. Che non vuol dire servilismo, ma semplice accettazione del fatto che imparare comporta ubbidire.

Vengo da due esperienze inenarrabili che mi hanno tirata giù dal paradiso con un tonfo da sbattere forte il culo a terra. Vivo il mio lavoro con grande entusiasmo e mi piace anche insegnare, mettermi a disposizione. E' gratificante, come sentire la stima di chi dopo tre mesi di lavoro e fatiche ti saluta con un abbraccio. Eppure sto comiinciando a non poterne più. Ogni lavoro pesa il doppio perché ogni indicazione è presa come orgomento di discussione, se sento ancora un "Però secondo me" urlo. Non siamo a scuola, in un ufficio non si cresce esprimendo le proprie opinioni su come fare tutto. Si fa, si impara il motodo, quello, punto, così come ti vien detto, poi, magari, se proprio, si può prendere coraggio e dare suggerimenti.

Io ho iniziato come stagista dove lavoro adesso, ricordo benissimo cosa significa, ma so anche che io ero diversa e non avevo nemmeno qualcuno che si occupava di me preoccupandosi perché fossero mesi piacevoli oltre che utili!

di fronte ai vari "però secondo me", di solito rispondo che il "secondo te" non è contemplato durante uno stage: in azienda - laddove hai la fortuna di essere in un'azienda con funzioni, mansioni e gerarchie ben definite - non esiste la democrazia o perlomeno non quel tipo di democrazia del politically correct.
ma poi dico, io a tutt'oggi sono continuamente alla ricerca di qualcuno da cui imparare... e quando lo trovo il mio entusiasmo è a mille: non mi interessa trasmettere opinioni non richieste, mi interessa imparare, assorbire, migliorare.
siamo davvero così in pochi a sentirci in questo mood permanente?

Cara zorababela, sarà il settore dell'editoria a fare male agli stagisti. Andiamo avanti e confidiamo nei giovani illuminati e bramosi. Non di un posto ma di imparare e rubare dall'esperienza altrui.
Oggi è arrivato un ragazzo nuovo, incrocio le dita.

La stagista

L’altra mattina alle nove spaccate
Si è presentata la nuova stagista
Io ero già fuori, ma per queste menate
C’è la Teresa la vecchia archivista

Che segue tutte le nuove assunzioni
Sono ventanni che è mia dipendente
Con me ha passato i suoi anni più buoni
Ora è in declino ,è una stella cadente

Dunque per pranzo ritorno in ufficio
Passo da dietro e mi ficco nel bagno
Una lavata e vai di dentifricio
Giusto per darmi un po’ di contegno

Chiamo Teresa, che un pò spaventata
Dice “dottore ,ma questa è assai bella”
O finalmente una buona giornata
O finalmente una buona novella

“La faccia entrare, e me la presenti”
Entra e io penso, ”ostia che bona”
“Molto piacere , Sandra Morzenti”
Poscia si accomoda sulla poltrona

“Scusi” mi dice con voce suadente
“Ma io pensavo che fosse più anziano”
Già ero partito, non capivo più niente
Ma mi ripresi e mi diedi un tono

Certo saprete ,miei cari leggenti
Che il maschio umano, tra gli animali,
Sicuro è il re , ma dei deficienti
Per due occhi dolci ,farebbe cambiali

Così ieri sera l’ho portata a cena
Macchina lucida ,locale esclusivo
C’era la luna, la luna piena
Poi a casa mia per un digestivo

Che devo dir , son le sei del mattino
Ci ho dato dentro e son soddisfatto
Lei dorme tenera sul mio cuscino
Penso che a questa rinnovo il contratto

Il bastardo che è in me odia profondamente la tua capacità di cagare versi.

Fast ha scritto:Il bastardo che è in me odia profondamente la tua capacità di cagare versi.

Epperò...
Teresa allora ha visto giusto
Come capufficio personale è perfetta!

Quello io cerco in genere è la curiosità la curiosità della spugna. Assorbe e rilascia.
Una mente curiosa in genere è anche brillante.
Mi piacerebbe assistere ad una lezione universitaria per capire come sono i professori oggi.
Ricordo che spesso qualcuno strappava l'applauso.

Up ha scritto:La stagista

L’altra mattina alle nove spaccate
Si è presentata la nuova stagista
Io ero già fuori, ma per queste menate
C’è la Teresa la vecchia archivista

Che segue tutte le nuove assunzioni
Sono ventanni che è mia dipendente
Con me ha passato i suoi anni più buoni
Ora è in declino ,è una stella cadente

Dunque per pranzo ritorno in ufficio
Passo da dietro e mi ficco nel bagno
Una lavata e vai di dentifricio
Giusto per darmi un po’ di contegno

Chiamo Teresa, che un pò spaventata
Dice “dottore ,ma questa è assai bella”
O finalmente una buona giornata
O finalmente una buona novella

“La faccia entrare, e me la presenti”
Entra e io penso, ”ostia che bona”
“Molto piacere , Sandra Morzenti”
Poscia si accomoda sulla poltrona

“Scusi” mi dice con voce suadente
“Ma io pensavo che fosse più anziano”
Già ero partito, non capivo più niente
Ma mi ripresi e mi diedi un tono

Certo saprete ,miei cari leggenti
Che il maschio umano, tra gli animali,
Sicuro è il re , ma dei deficienti
Per due occhi dolci ,farebbe cambiali

Così ieri sera l’ho portata a cena
Macchina lucida ,locale esclusivo
C’era la luna, la luna piena
Poi a casa mia per un digestivo

Che devo dir , son le sei del mattino
Ci ho dato dentro e son soddisfatto
Lei dorme tenera sul mio cuscino
Penso che a questa rinnovo il contratto

Cazzo è veramente favolosa. Le pubblichiamo, che dici?

Prima chiedi il permesso all'autore...
Ma secondo me durante la sua intensa vita ne avrà scritte parecchie!

Farfalla ha scritto:Prima chiedi il permesso all'autore...
Ma secondo me durante la sua intensa vita ne avrà scritte parecchie!

Certo. Suggerivo a lui di farne un volume. Io da manager. Mi accontanto solo del 10% di legge.