Boia chi molla
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Boia chi molla
Alla Sinistra, più o meno parlamentare, ha sempre dato fastidio che qualcuno la scavalchi nel tentativo di egemonizzare anche le più legittime manifestazione di protesta.
Risulta evidente che contro il decreto Gelmini si sia formata una vasta area di dissenso che va dai docenti ( di varia estrazione), agli studenti ( di vario credo politico), ai genitori ( preoccupati tutti della riduzione del tempo pieno). Nei primi giorni di cortei spontanei, espressione delle scuole romane, hanno sfilato insieme, senza tensioni particolari, le organizzazioni vicine alla sinistra e quelle, come Blocco studentesco, espressione di Casa Pound, dichiaratamente di destra.
Questi ultimi, gridando lo slogan ” né rossi, né neri, solo liberi pensieri”, hanno animato la destra capitolina, difendendo il proprio diritto costituzionale a “essere presenti”, con le loro idee e la loro protesta.
Fino agli scontri, peraltro lievi, di due giorni fa, di cui la Tv di Stato ha dato una vergognosa versione, additando i giovani di destra come aggressori. Sembra di essere ritornati ai tempi dell’antifascismo militante, quando la Tv di regime dava versioni univoche, attribuendo alla destra ogni nefandezza, anche quando erano evidenti le responsabilità opposte.
Ora che i ragazzi di Blocco studentesco possano dare fastidio al Governo, possiamo anche capirlo, visto che sono critici verso il decreto Gelmini, ma non accettiamo che venga stravolta la verità dei fatti da una Tv pagata da tutti gli Italiani, anche quelli di destra per capirci.
E la commissione di vigilanza farebbe bene a indagare su chi ha interesse a fomentare la ritrita storia degli “opposti estremismi”, rinfocolando odi che non hanno ragione di essere.
Non ci piace una Rai che stravolge i fatti, facendo vedere solo una controcarica dei ragazzi di destra ed eliminando tutte le immagini precedenti in cui risultano chiaramente aggrediti.
Che la Rai sia guidata da un Governo o da un altro non ci interessa, vogliamo giornalisti imparziali e non servi dei potenti di turno. Mal per loro che, grazie a telefonini e videocamere indipendenti, i momenti principali dell’attacco ora siano immortalati da diversi video, postati su You-tube.
In particolare quello realizzato da centro sociale di destra Casa Pound, fornito a tutti i giornalisti nel corso di una conferenza stampa. Il video documenta tre ore di protesta pacifica e unitaria in piazza, dove coabitavano destra e sinistra.
Poi entrano improvvisamente in azione 3-400 persone, mascherate e armate, con caschi e bastoni che intonano “Bella ciao” e provenienti dall’Università. Tra loro 30-40enni dei Centri sociali romani che attaccano qualche decina di ragazzi di destra che si raccolgono attorno al loro furgone, preparandosi a reagire con le bandiere tricolori, avvolte in aste robuste.
Andrea Antonini, uno dei responsabili di Casa Pound parla di “aggressione a tutti i ragazzi che stavano manifestando, il Blocco ha solo tenuto la piazza perché abbiamo diritto a manifestare e protestare”.
Alla fine di un breve scontro, vengono fermati 3 estremisti di sinistra, tra cui un dirigente di Rifondazione e 14 di destra, salvo poi ammettere che solo 10 di loro erano del Blocco e 4 erano studenti che manifestavano e basta, senza appartenenze politiche. A dimostrazione che i ragazzi di destra non erano isolati aggressori, ma semmai ben inseriti nel gruppo omogeneo della protesta studentesca.
C’e’ qualcuno in Italia che evidentemente ha paura del confronto di idee, sia al Governo, sia alla Rai, sia nei centri sociali. E tutti marciano per evitare un confronto delle idee.
Quei 30 giovani hanno solo difeso uno spazio di libertà, come tanti di noi in altri tempi e in altri luoghi.
Non mollate ragazzi, la piazza in democrazia è di tutti e voi avete diritto a starci a testa alta.
Risulta evidente che contro il decreto Gelmini si sia formata una vasta area di dissenso che va dai docenti ( di varia estrazione), agli studenti ( di vario credo politico), ai genitori ( preoccupati tutti della riduzione del tempo pieno). Nei primi giorni di cortei spontanei, espressione delle scuole romane, hanno sfilato insieme, senza tensioni particolari, le organizzazioni vicine alla sinistra e quelle, come Blocco studentesco, espressione di Casa Pound, dichiaratamente di destra.
Questi ultimi, gridando lo slogan ” né rossi, né neri, solo liberi pensieri”, hanno animato la destra capitolina, difendendo il proprio diritto costituzionale a “essere presenti”, con le loro idee e la loro protesta.
Fino agli scontri, peraltro lievi, di due giorni fa, di cui la Tv di Stato ha dato una vergognosa versione, additando i giovani di destra come aggressori. Sembra di essere ritornati ai tempi dell’antifascismo militante, quando la Tv di regime dava versioni univoche, attribuendo alla destra ogni nefandezza, anche quando erano evidenti le responsabilità opposte.
Ora che i ragazzi di Blocco studentesco possano dare fastidio al Governo, possiamo anche capirlo, visto che sono critici verso il decreto Gelmini, ma non accettiamo che venga stravolta la verità dei fatti da una Tv pagata da tutti gli Italiani, anche quelli di destra per capirci.
E la commissione di vigilanza farebbe bene a indagare su chi ha interesse a fomentare la ritrita storia degli “opposti estremismi”, rinfocolando odi che non hanno ragione di essere.
Non ci piace una Rai che stravolge i fatti, facendo vedere solo una controcarica dei ragazzi di destra ed eliminando tutte le immagini precedenti in cui risultano chiaramente aggrediti.
Che la Rai sia guidata da un Governo o da un altro non ci interessa, vogliamo giornalisti imparziali e non servi dei potenti di turno. Mal per loro che, grazie a telefonini e videocamere indipendenti, i momenti principali dell’attacco ora siano immortalati da diversi video, postati su You-tube.
In particolare quello realizzato da centro sociale di destra Casa Pound, fornito a tutti i giornalisti nel corso di una conferenza stampa. Il video documenta tre ore di protesta pacifica e unitaria in piazza, dove coabitavano destra e sinistra.
Poi entrano improvvisamente in azione 3-400 persone, mascherate e armate, con caschi e bastoni che intonano “Bella ciao” e provenienti dall’Università. Tra loro 30-40enni dei Centri sociali romani che attaccano qualche decina di ragazzi di destra che si raccolgono attorno al loro furgone, preparandosi a reagire con le bandiere tricolori, avvolte in aste robuste.
Andrea Antonini, uno dei responsabili di Casa Pound parla di “aggressione a tutti i ragazzi che stavano manifestando, il Blocco ha solo tenuto la piazza perché abbiamo diritto a manifestare e protestare”.
Alla fine di un breve scontro, vengono fermati 3 estremisti di sinistra, tra cui un dirigente di Rifondazione e 14 di destra, salvo poi ammettere che solo 10 di loro erano del Blocco e 4 erano studenti che manifestavano e basta, senza appartenenze politiche. A dimostrazione che i ragazzi di destra non erano isolati aggressori, ma semmai ben inseriti nel gruppo omogeneo della protesta studentesca.
C’e’ qualcuno in Italia che evidentemente ha paura del confronto di idee, sia al Governo, sia alla Rai, sia nei centri sociali. E tutti marciano per evitare un confronto delle idee.
Quei 30 giovani hanno solo difeso uno spazio di libertà, come tanti di noi in altri tempi e in altri luoghi.
Non mollate ragazzi, la piazza in democrazia è di tutti e voi avete diritto a starci a testa alta.
Fast- Admin
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Re: Boia chi molla
La polizia come al solita colta da cecità temporanea, quattro fascistelli fuoricorso che giocavano a fare i mazzieri, e se le son prese di brutto.
Il loro coraggio si è esaurito nel picchiare qualche 14enne per prendere la testa del corteo...
Il pulmino zeppo di spranghe tricolori ed i poliziotti che chiamano i fascistelli per nome, come se fossero amici.
Il loro coraggio si è esaurito nel picchiare qualche 14enne per prendere la testa del corteo...
Il pulmino zeppo di spranghe tricolori ed i poliziotti che chiamano i fascistelli per nome, come se fossero amici.
OndaAnomala- Moderatore
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Località : Torino. Epicentro di lotta.
Re: Boia chi molla
Quelli di CasaPound ed altre tane reazionarie possono anche venire, tanto non contano un cazzo.
Se lo ritengono si facciano scortare dai loro amici pulotti, tanto nessuno li toccherà.
A patto che non rompano le scatole con i loro slogan ed i loro gridolini per il ducetto.
Noi siamo tutti antifascisti, l'antifascismo è militante, vivo, pronto a tutto.
Se lo ritengono si facciano scortare dai loro amici pulotti, tanto nessuno li toccherà.
A patto che non rompano le scatole con i loro slogan ed i loro gridolini per il ducetto.
Noi siamo tutti antifascisti, l'antifascismo è militante, vivo, pronto a tutto.
OndaAnomala- Moderatore
- Numero di messaggi : 16
Località : Torino. Epicentro di lotta.
Re: Boia chi molla
Ma figurati, io sono sicuro che vi sono "compagni" ai quali darei volontieri la mano. ma non di certo ad un figlio di papà che gioca
alla rivoluzione tra un party ed una vacanza.
vedi cara ondina, esiste sempre il riscontro storico: per decenni le piazze e le strade, le fabbriche e le scuole sembravano il terreno adatto per la "rivoluzione proletaria".
Il risultato storico è che la sinistra radicale è un residuo marginale, capace di far danni ma incapace di far altro. Che , non solo in Italia, ma in tutto il mondo i movimenti della destra radicale si rafforzano e vincono.
Non chiedete nulla agli dei, potrebbero accontentarvi.
alla rivoluzione tra un party ed una vacanza.
vedi cara ondina, esiste sempre il riscontro storico: per decenni le piazze e le strade, le fabbriche e le scuole sembravano il terreno adatto per la "rivoluzione proletaria".
Il risultato storico è che la sinistra radicale è un residuo marginale, capace di far danni ma incapace di far altro. Che , non solo in Italia, ma in tutto il mondo i movimenti della destra radicale si rafforzano e vincono.
Non chiedete nulla agli dei, potrebbero accontentarvi.
Fast- Admin
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Età : 77
Località : Genova
Re: Boia chi molla
carlito: non che io abbia tempo e voglia di girare con le medaglie al merito: ti ricordo solo che il grido BOIA CHI MOLLA non è nato negli stadi, ma a Reggio calabria durante i mesi della rivola popolare.Ed il c'ero in quella rivolta.
Dunque che facciamo? Per te è il grido di una partita di pallone, per me era il grido del sogno rivoluzionario.
AQUILA; REGGIO: A ROMA SARA' PEGGIO!
COME UN SOL UOMO LAGIOVENTU' SI SCAGLIA: BOIA CHI MOLLA E' IL GRIDO DI BATTAGLIA.
E ti pare che ore, pur vechio e stanco possa dimenticare? E seguire un celerino come DiPietro.
Dunque che facciamo? Per te è il grido di una partita di pallone, per me era il grido del sogno rivoluzionario.
AQUILA; REGGIO: A ROMA SARA' PEGGIO!
COME UN SOL UOMO LAGIOVENTU' SI SCAGLIA: BOIA CHI MOLLA E' IL GRIDO DI BATTAGLIA.
E ti pare che ore, pur vechio e stanco possa dimenticare? E seguire un celerino come DiPietro.
Fast- Admin
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Età : 77
Località : Genova
Re: Boia chi molla
Paradssalmente io e te , Carlito, non siamo molto distanti.
Potremmo persino camminare assieme: neppure a me piacciono molte delle cos che mi circondano.
ma nelle scelte in te prevale la rabbia contro le porcherie che vedi e che cisono.
In me prevale il disgusto per una sinistra di figli di papà, vuota e parolaia, e per fenomeni come DiPietro che sno populisti senza retroterra culturale e vecchi arnesi amanti della galera e delle manette.
Potremmo persino camminare assieme: neppure a me piacciono molte delle cos che mi circondano.
ma nelle scelte in te prevale la rabbia contro le porcherie che vedi e che cisono.
In me prevale il disgusto per una sinistra di figli di papà, vuota e parolaia, e per fenomeni come DiPietro che sno populisti senza retroterra culturale e vecchi arnesi amanti della galera e delle manette.
Fast- Admin
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