L'ONDA ANOMALA
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L'ONDA ANOMALA
Soggetti nuovi, critici dei dispositivi politico-riformisti (la legge Gelmini), soggetti non sindacali, non schierati con la sinistra…insomma l’onda anomale (che non è nemmeno un movimento), deve necessariamente cadere nella rete della politica? essere cioè classificata e definita in relazione alla politica di destra o di sinistra da cui i nuovi soggetti si sentono diversi? E se li lasciassimo così, non definiti politicamente secondo la tradizione e la nomenclatura, ma appunto soggetti nuovi? Mi chiedo: la politica non dovrebbe sentirsi rigenerata dall’essere investita dall’onda di questo mare? Invece che conquistare e far rientrare in fila il nuovo, non dovrebbe essa ascoltare, recepire, lasciarsi plasmare, coglierla come occasione per cambiare?
Questi soggetti non conoscono soltanto le modifiche tecniche proposte e prevedono le conseguenze che andranno a rendere ancora più precaria la loro vita. Essi sanno e si ricordano molte altre cose: il nepotismo dei baroni, lo sfascio delle università, l’inutilità di certi corsi e poi il rapporto tra l’università e il mondo della produzione (cioè il mondo che troveranno), la casta dei politici, dei sindacati, la televisione non sempre culturale, insomma il nostro tempo, il nostro paese.
E’ l’insieme di questo sapere che li ha resi soggetti critici, liberi soggetti critici (“spiriti liberi” direi con Nietzsche). In che modo i dispositivi di riproduzione della società nella sua ingiustizia di fondo possono essere bloccati e modificati? Nessuno lo sa ancora. Occorre dare tempo per le analisi e le proposte, perché tutte le soluzioni e i linguaggi dei ceti sindacali e politici vengano rispedite al mittente. Occorre che l’onda trovi il tempo per elaborare in positivo una proposta senza essere spinta dai vecchi demonii della Politica, quelli che vogliono gli infiltrati e gli scontri di piazza per giustificare la repressione, l’annichilimento. E’ così che potranno essere definiti a tutti gli effetti “facinorosi”. Occorre in democrazia al posto di queste prevaricazioni dare all’onda gli spazi dell’università per le occupazioni, cioè per gli approfondimenti, le analisi e le proposte risolutive.
Questi soggetti non conoscono soltanto le modifiche tecniche proposte e prevedono le conseguenze che andranno a rendere ancora più precaria la loro vita. Essi sanno e si ricordano molte altre cose: il nepotismo dei baroni, lo sfascio delle università, l’inutilità di certi corsi e poi il rapporto tra l’università e il mondo della produzione (cioè il mondo che troveranno), la casta dei politici, dei sindacati, la televisione non sempre culturale, insomma il nostro tempo, il nostro paese.
E’ l’insieme di questo sapere che li ha resi soggetti critici, liberi soggetti critici (“spiriti liberi” direi con Nietzsche). In che modo i dispositivi di riproduzione della società nella sua ingiustizia di fondo possono essere bloccati e modificati? Nessuno lo sa ancora. Occorre dare tempo per le analisi e le proposte, perché tutte le soluzioni e i linguaggi dei ceti sindacali e politici vengano rispedite al mittente. Occorre che l’onda trovi il tempo per elaborare in positivo una proposta senza essere spinta dai vecchi demonii della Politica, quelli che vogliono gli infiltrati e gli scontri di piazza per giustificare la repressione, l’annichilimento. E’ così che potranno essere definiti a tutti gli effetti “facinorosi”. Occorre in democrazia al posto di queste prevaricazioni dare all’onda gli spazi dell’università per le occupazioni, cioè per gli approfondimenti, le analisi e le proposte risolutive.
Malcolm- Moderatore
- Numero di messaggi : 237
Re: L'ONDA ANOMALA
Su di un movimento che si muovesse su basi nuove, senza ancorarsi al passato(a nessun passato), non posso che concordare.
resta il punto fermo su cosa fare: ripulire le incrostazioni dell'"ancien regime", eliminare ogni forma di usucapione dello stato e delle su struture da perte di cosche di potere,svecchiare Università, scuole, Ministeri e parlamento.
garantire la libera iniziativa e nel contempo controllare che l'egoismo del capitalista non danneggi la comunità.
far in modo che la legge venga applicata incondizionatamente con particolare attenzione verso i reati ad alto asso di incidenza sulla socieetà, compresi quelli finanziari.
Mettere la magistratura in condizioni di efficenza senza permettere che prevarichi, lasciare ai sindacati il loro ruolo di "avvvocati dei lavoratri" senza stabilire un cordone ombelicale con questa o quella parte politica.
Io questo presupposti non li vedo, sento e vedo vecchi slogan e vechie facce.
Le onde possono ripulire la spiaggia, ma quelle anomale generalmente durano poco, portano con se molta spazzatura e famnno disastri quando spiaggiano.
resta il punto fermo su cosa fare: ripulire le incrostazioni dell'"ancien regime", eliminare ogni forma di usucapione dello stato e delle su struture da perte di cosche di potere,svecchiare Università, scuole, Ministeri e parlamento.
garantire la libera iniziativa e nel contempo controllare che l'egoismo del capitalista non danneggi la comunità.
far in modo che la legge venga applicata incondizionatamente con particolare attenzione verso i reati ad alto asso di incidenza sulla socieetà, compresi quelli finanziari.
Mettere la magistratura in condizioni di efficenza senza permettere che prevarichi, lasciare ai sindacati il loro ruolo di "avvvocati dei lavoratri" senza stabilire un cordone ombelicale con questa o quella parte politica.
Io questo presupposti non li vedo, sento e vedo vecchi slogan e vechie facce.
Le onde possono ripulire la spiaggia, ma quelle anomale generalmente durano poco, portano con se molta spazzatura e famnno disastri quando spiaggiano.
Fast- Admin
- Numero di messaggi : 352
Età : 77
Località : Genova
Re: L'ONDA ANOMALA
Le onde possono ripulire la spiaggia, ma quelle anomale generalmente durano poco, portano con se molta spazzatura e fanno disastri quando spiaggiano.
Possono avere anche effetti des-astre (di una stella)
Possono avere anche effetti des-astre (di una stella)
Malcolm- Moderatore
- Numero di messaggi : 237
Re: L'ONDA ANOMALA
Malcolm ha scritto:Soggetti nuovi, critici dei dispositivi politico-riformisti (la legge Gelmini), soggetti non sindacali, non schierati con la sinistra…insomma l’onda anomale (che non è nemmeno un movimento), deve necessariamente cadere nella rete della politica? essere cioè classificata e definita in relazione alla politica di destra o di sinistra da cui i nuovi soggetti si sentono diversi? E se li lasciassimo così, non definiti politicamente secondo la tradizione e la nomenclatura, ma appunto soggetti nuovi? Mi chiedo: la politica non dovrebbe sentirsi rigenerata dall’essere investita dall’onda di questo mare? Invece che conquistare e far rientrare in fila il nuovo, non dovrebbe essa ascoltare, recepire, lasciarsi plasmare, coglierla come occasione per cambiare?
Questi soggetti non conoscono soltanto le modifiche tecniche proposte e prevedono le conseguenze che andranno a rendere ancora più precaria la loro vita. Essi sanno e si ricordano molte altre cose: il nepotismo dei baroni, lo sfascio delle università, l’inutilità di certi corsi e poi il rapporto tra l’università e il mondo della produzione (cioè il mondo che troveranno), la casta dei politici, dei sindacati, la televisione non sempre culturale, insomma il nostro tempo, il nostro paese.
E’ l’insieme di questo sapere che li ha resi soggetti critici, liberi soggetti critici (“spiriti liberi” direi con Nietzsche). In che modo i dispositivi di riproduzione della società nella sua ingiustizia di fondo possono essere bloccati e modificati? Nessuno lo sa ancora. Occorre dare tempo per le analisi e le proposte, perché tutte le soluzioni e i linguaggi dei ceti sindacali e politici vengano rispedite al mittente. Occorre che l’onda trovi il tempo per elaborare in positivo una proposta senza essere spinta dai vecchi demonii della Politica, quelli che vogliono gli infiltrati e gli scontri di piazza per giustificare la repressione, l’annichilimento. E’ così che potranno essere definiti a tutti gli effetti “facinorosi”. Occorre in democrazia al posto di queste prevaricazioni dare all’onda gli spazi dell’università per le occupazioni, cioè per gli approfondimenti, le analisi e le proposte risolutive.
Scusa, ho la febbre e non ho voglia di leggere tutto, ma chi è la pischella nella foto?
Re: L'ONDA ANOMALA
Lacosa malata è...ma anche superficiale!
Farfalla- Moderatore
- Numero di messaggi : 394
Età : 61
Località : Countryside alessandrino
Re: L'ONDA ANOMALA
ex-admin,
la pischella del mio avatar che però stamattina sostituisco è l'attrice Carlotta Tesconi. La puoi vedere su RAIUNO martedì alle 21:10 nello sceneggiato RACCONTAMI (con Massimo Ghini) - storia di una famiglia negli anni 50-60.
la pischella del mio avatar che però stamattina sostituisco è l'attrice Carlotta Tesconi. La puoi vedere su RAIUNO martedì alle 21:10 nello sceneggiato RACCONTAMI (con Massimo Ghini) - storia di una famiglia negli anni 50-60.
Malcolm- Moderatore
- Numero di messaggi : 237
Re: L'ONDA ANOMALA
La critica al sistema riformista in Italia è per definizione di sinistra, visto che la destra è il ritratto del conformismo autoritario e dell'esaltazione dell'individualismo.
Questo è un movimento molto di sinistra, è la cosa più di sinistra che vedete da 30 anni a questa parte.
Fuori i deviazionisti sindacalizzati e del "centrosinistra", si fa sul serio
Questo è un movimento molto di sinistra, è la cosa più di sinistra che vedete da 30 anni a questa parte.
Fuori i deviazionisti sindacalizzati e del "centrosinistra", si fa sul serio
OndaAnomala- Moderatore
- Numero di messaggi : 16
Località : Torino. Epicentro di lotta.
Re: L'ONDA ANOMALA
OndaAnomala,
se persino Tremonti dice che il primato oggi deve essere dell'etica vuol dire che forse le cose possono cambiare senza mettere avanti sempre il primato dell'economia, della politica, della sinistra e via dicendo (comprese le nomenclature).
Come è giunto Tremonti alla sua conclusione? Tramite la tecnica (nel senso buono del termine) - secondo me.
Che poi ci siano i prevaricatori...è un problema...ma i vecchi metodi della denuncia e del moralismo politico non lo risolvono.
se persino Tremonti dice che il primato oggi deve essere dell'etica vuol dire che forse le cose possono cambiare senza mettere avanti sempre il primato dell'economia, della politica, della sinistra e via dicendo (comprese le nomenclature).
Come è giunto Tremonti alla sua conclusione? Tramite la tecnica (nel senso buono del termine) - secondo me.
Che poi ci siano i prevaricatori...è un problema...ma i vecchi metodi della denuncia e del moralismo politico non lo risolvono.
Malcolm- Moderatore
- Numero di messaggi : 237
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